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Fluocinolone

Fluocinolone

 

S’impiega per ridurre prurito, desquamazione, formazione di croste, arrossamenti, secchezza e infiammazioni o fastidi vari associati a problemi dermatologici.

 

Che cos’è il fluocinolone?

E’ un corticosteroide il cui esatto meccanismo di funzionamento non è noto.

 

Come si assume il fluocinolone?

Si somministra per via topica. È disponibile in forma di creme, soluzioni, unguenti, oli e shampoo in cui può essere presente in diverse concentrazioni.

La cura prevede di solito da 2 a 4 applicazioni al giorno.

 

Effetti collaterali del fluocinolone

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

epidermide secca o screpolata

acne

prurito

bruciore

cambiamenti del colore della cute

 

È bene rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare o deglutire

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

respiro sibilante

infezioni della cute

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di utilizzare un prodotto a base di tale farmaco è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare chemioterapici, altri medicinali ad uso topico e vitamine)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di cataratta, disturbi della circolazione, diabete, glaucoma o malattie immunitarie

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Floxuridina

Floxuridina

 

S’impiega nella cura dei tumori allo stomaco o all’intestino che si sono estesi al fegato (nel caso in cui interventi chirurgici e altri trattamenti non abbiano sortito alcun effetto).

 

Che cos’è la floxuridina?

Si tratta di un profarmaco che viene rapidamente trasformato dall’organismo in 5-fluorouracile, principio attivo che interagisce con la sintesi del DNA e – in misura minore – con quella dell’RNA. Esso esplica la sua azione inibendo l’enzima uracil-riboside fosforilasi, interferendo anche in tal modo con la sintesi dell’RNA.

Inoltre un altro derivato della floxuridina (il monofosfato FUDR-MP) inibisce l’enzima timidilato sintasi, interferendo anche in tal modo con la sintesi del DNA.

 

Come si assume la floxuridina?

Si somministra tramite iniezioni.

 

Effetti collaterali della floxuridina

La floxuridina può abbassare il numero di piastrine e le capacità dell’organismo di combattere le infezioni.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

senso di stanchezza

stato di debolezza

perdita dei capelli

scomparsa dell’appetito

senso di nausea

dolori o crampi a livello muscolare

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o con sangue

sangue nel vomito

stato febbrile

brividi

scariche di diarrea

frequenti scariche intestinali

infiammazione del cavo orale

dolore, arrossamento, sanguinamento o gonfiore al punto di iniezione

emorragie gravi

mal di stomaco forte o persistente

vomito grave o persistente

gravi debolezza o stanchezza

fiato corto

male alla gola

vesciche in bocca o sulle labbra

gonfiore a gola o bocca

lividi o emorragie

gonfiore, infiammazione e sensibilità alle vene

feci liquide

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di problemi al midollo osseo, di gravi infezioni malnutrizione o di assunzione di sorivudina nelle 4 settimane precedenti.

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare leucovorin, sorivudina, acido folico, e farmaci che possono creare problemi di nutrizione o al midollo osseo)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi epatici, renali o al midollo osseo o di varicella

se si è mai stati trattati con radioterapia o chemioterapia

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Fingolimod

Fingolimod

 

S’impiega per prevenire i sintomi della sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente. Può anche aiutare a rallentare il peggioramento della patologia.

 

Che cos’è il fingolimod?

Esso esplica la sua azione riducendo l’attività delle cellule immunitarie che possono danneggiare i nervi.

 

Come si assume il fingolimod?

Vine somministrato via bocca, in genere sotto forma di capsule.

 

Effetti collaterali del fingolimod

Il suo utilizzo può rallentare il battito cardiaco.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

stato di debolezza

male alla schiena

intorpidimenti, bruciori o pizzicore a mani o piedi

stato di depressione

epidermide secca, che si desquama o che prude

perdita dei capelli

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

dolore agli occhi

problemi visivi

sensibilità alla luce

fiato corto

senso di nausea

conati di vomito

scomparsa dell’appetito

male allo stomaco

ittero

gonfiorea bocca, volto, labbra o lingua

battito rallentato

sensazione di colpi al petto

eccessiva stanchezza

capogiri

svenimenti

brividi, tosse, mal di gola, febbre e altri sintomi di un’infezione in corso

urine scure

In Europa è stato riportato un caso in cui l’assunzione di questo farmaco è risultata collegata alla comparsa di una leucoencefalopatia multifocale progressiva.

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti (citando in particolare farmaci contro il battito cardiaco irregolare, farmaci per tenere sotto controllo il sistema immunitario, medicinali contro il cancro, i problemi cardiaci o la pressione alta, metadone, betabloccanti, calcio antagonisti, citalopram, clorpromazina, digossina, eritromicina, aloperidolo e ketoconazolo)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di svenimenti, pressione alta, uveite, battito cardiaco rallentato, potassio o magnesio bassi nel sangue, malattie epatiche o renali, infarti, angina, ictus o mini-ictus, scompenso cardiaco, infezioni recidivanti, diabete, apnee del sonno o altri problemi respiratori

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di stato febbrile o di altri sintomi di un’infezione

se non si ha mai avuto la varicella e non si è vaccinati contro la malattia

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di fingolimod.

Durante il trattamento e nei 2 mesi successivi la sua interruzione, non bisogna sottoporsi a vaccinazioni senza previo consulto medico. Inoltre, nello stesso periodo, le donne in cura devono utilizzare efficaci metodi anticoncezionali.

Filgastrim

Filgastrim

 

S’impiega in particolar modo nel trattamento della neutropenia (una carenza di globuli bianchi nel sangue che può, ad esempio, essere causata da un tumore, da un trapianto di midollo osseo o dalla chemioterapia)

 

Che cos’è il filgastrim?

Esso esplica la sua azione stimolando la produzione di globuli bianchi.

 

Come si assume il filgastrim?

Si somministra tramite iniezioni sottocutanee o infusioni in vena.

 

Effetti collaterali del filgastrim

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

dolori a livello muscolare o articolare

dolori alle ossa

mal di testa

senso di nausea

conati di vomito

 

È importante contattare immediatamente un medico in caso di:

respiro accelerato

fiato corto

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

dolore forte o improvviso alla parte superiore sinistra dello stomaco che si irradia verso la spalla

problemi ai reni

sintomi di un’infezione in corso

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

 

Controindicazioni e avvertenze

Non deve essere somministrato nelle 24 ore precedenti o successive ad un trattamento chemioterapico.

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare ai prodotti ottenuti a partire da E. coli)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di leucemia mieloide cronica, mielodisplasia, disturbi ematologici o malattie renali

in caso di chemioterapia o trattamenti a base di radiazioni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Goserelina

Goserelina

 

S’impiega nel trattare il tumore alla prostata, l’endometriosi e in alcuni casi, i sintomi del tumore al seno in fase avanzata.

 

Che cos’è la goserelina?

Si tratta di un analogo sintetico dell’ormone GnRH che riduce la produzione di alcuni ormoni.

 

Come si assume la goserelina?

Si somministra tramite un impianto sottocutaneo.

 

Effetti collaterali della goserelina

Può indebolire le ossa e aumentare il rischio di fratture, soprattutto se impiegata a lungo. Inoltre può incrementare il rischio di ictus e di gravi problemi cardiaci, i livelli di zuccheri nel sangue e, raramente, di apoplessia pituitaria; può anche interagire con i risultati di alcuni test di laboratorio.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

acne

variazioni nel volume del seno

problemi alla sfera sessuale

scariche di diarrea

mal di testa

vampate di calore

scomparsa dell’appetito

sbalzi d’umore

senso di nausea

sudorazioni

debolezza o stanchezza

stato d’insonnia

secchezza vaginale

Inoltre, nel corso delle prime settimane di trattamento, la goserelina può determinare l’aumento dei livelli di alcuni ormoni, tale effetto può essere associato alla comparsa di nuovi sintomi o al peggioramento di problemi preesistenti (quali, ad esempio, dolori alle ossa, intorpidimenti o pizzicori, sangue nelle urine, difficoltà di minzione e bruciori)

In seguito, l’abbassamento del livello di alcuni ormoni può essere associata ad aumento del volume, sensibilità o indolenzimento del seno.

 

È importante ricorrere subito alle cura di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

minzione dolorosa

sintomi di un ictus

difficoltà o impossibilità a urinare

mal di testa forte o persistente

improvviso e inatteso aumento di peso

gonfiore a braccia o gambe

sintomatologia dell’infarto

sintomi di iperglicemia

eccessive stanchezza o debolezza

irritazioni o emorragie a livello vaginale

reazioni al punto di iniezione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

male alla schiena

sangue nelle urine o urine scure

sangue nel vomito

dolore a livello osseo

dolore al seno

bruciori, intorpidimenti o pizzicori

battito accelerato o irregolare

stato febbrile, brividi o mal di gola

sbalzi d’umore o cambiamenti di comportamento

 

Controindicazioni e avvertenzenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di emorragie vaginali di causa sconosciuta.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare al GnRH o ad altre molecole che interferiscono con la sua azione), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare anticoagulanti e qualsiasi farmaco che potrebbe indebolire le ossa o aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi cardiaci o ai vasi sanguigni, calcio alto nel sangue o altre anomalie degli elettroliti ematici (ad esempio magnesio o potassio), problemi alle vie urinarie, alle ossa o al midollo spinale, disturbi psicologici o psichiatrici, diabete o iperglicemi

in caso di ictus

in presenza di anamnesi familiare con casi di problemi alle ossa

in presenza di anamnesi familiare con casi di sindrome del QT lungo

qualora si sia sovrappeso

in caso di abuso di alcol (anche in passato)

se si è fumatori o ex fumatori

in caso di donne gravide o in allattamento

Può compromettere le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Dovrebbe interrompere le perdite mestruali; se ciò non dovesse succedere è bene contattare un medico.

Infine, le donne fertili – sia durante il trattamento che almeno per le 12 settimane successive alla sua interruzione – dovrebbero utilizzare efficaci contraccettivi non ormonali

Granisetron

Granisetron

 

Viene principalmente impiegato per prevenire la nausea e il vomito causati dai trattamenti chemioterapici contro i tumori.

 

Che cos’è il granisetron?

Si tratta di un antagonista dei cosiddetti recettori 5-HT3 che esplica la sua azione impedendo al neurotrasmettitore serotonina di causare il vomito.

 

Come si assume il granisetron?

Può essere somministrato via bocca, infuso in vena o per via transdermica. Di solito deve essere assunto tra 24 e 48 ore prima della chemioterapia, ma il curante potrebbe fornire delle diverse indicazioni a seconda dei casi.

 

Effetti collaterali del granisetron

Il suo utilizzo può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

senso di nausea

stato d’insonnia

conati di vomito

stato di debolezza

stato d’ansia

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

sensazione di sonnolenza

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash e altre irritazioni cutanee gravi o persistenti

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

dolore o gonfiore allo stomaco

insoliti movimenti muscolari insoliti

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato qualora si stia assumendo apomorfina.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri antagonisti dei recettori 5-HT3), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare antiaritmici, antifungini azolici apomorfina o chinoloni)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi cardiaci, anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue o nell’elettrocardiogramma o problemi gastrointestinali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di recenti interventi chirurgici all’apparato gastrointestinale

in caso di assunzione di chemioterapici che possono determinare problemi cardiaci

Se utilizzato può compromettere le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

Chi impiega i cerotti transdermici dovrebbe evitare di esporli alla luce solare.

Ketorolac

Ketorolac

 

Si utilizza per il trattamento a breve termine (al massimo 5 giorni) del dolore di entità grave-moderata. È ad esempio indicato dopo interventi chirurgici.

 

Che cos’è il ketorolac?

Si tratta di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans). Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è ancora noto, ma si ritiene che blocchi l’azione di sostanze associate all’infiammazione. In ogni caso non agisce sulle cause di quest’ultima: aiuta solo a ridurre suoi sintomi, in particolare il dolore.

 

Come si assume il ketorolac?

Può essere somministrato via bocca, mediante iniezioni intramuscolari o infusioni direttamente in vena oppure sotto forma di spray nasale.

Può essere prescritto o da solo o in combinazione con altri medicinali.

 

Effetti collaterali del ketorolac

Può aumentare il rischio di gravi problemi al cuore o ai vasi sanguigni.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

senso di nausea

dolore al sito di iniezione

sensazione di avere lo stomaco pieno

sudorazione

conati di vomito

mal di testa

indigestione

lievi fastidi allo stomaco

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

sensazione di sonnolenza

gas

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

diarrea o vomito forti

fiato corto

improvviso o inspiegabile aumento di peso

gonfiore di braccia, mani, gambe o piedi

lividi o emorragie

insoliti dolori muscolari o articolari

insolite debolezza o stanchezza

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

piaghe in bocca

intorpidimento di un braccio o di una gamba

debolezza di un singolo lato del corpo

persistenti sintomi simil-influenzali

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

acufeni

sintomi convulsivi

mal di testa o capogiri severi

mal di stomaco o nausea forti o persistenti

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

insolita raucedine

feci scure o sangue nelle feci

sangue nelle urine o urina torbida o scura

minzione difficoltosa o variazioni della quantità di urina prodotta

stato di confusione

sintomi depressivi

svenimenti

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola persistente

stati di allucinazione

problemi alla vista o al linguaggio

vomito che sembra caffè

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato nel caso si assuma pentossifillina, probenecid, aspirina o altri Fans. Non dovrebbe essere somministrato durante gli ultimi tre mesi della gravidanza, né durante l’allattamento, in presenza di emorragie cerebrali o se si è a rischio emorragie, prima di interventi chirurgici, in caso di problemi renali o se si è a rischio di scompenso renale, in presenza di una storia di ulcere o di gravi problemi gastrointestinali e in caso di bypass coronarico.

Prima della cura è consigliabile informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare all’aspirina o ad altri Fans), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare anticoagulanti, SSRI, probenecid, ciclosporina, litio, metformina, metotressato, Fans per via orale, chinoloni, ACE inibitori, paracetamolo, aspirina, clopidogrel, corticosteroidi, eparina, pentossifillina e diuretici)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali o epatici, diabete, polipi nasali, infiammazioni della bocca, pressione alta, malattie del sangue, emorragie, disturbi della coagulazione, malattie cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, gonfiori o ritenzione idrica, ipovolemia e bassi livelli ematici di sodio

in caso di cattive condizioni di salute

in caso di disidratazione

se si bevono sostanze alcoliche

se si ha una storia di abuso di alcol

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

L’assunzione di ketorolac può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Itopride

Itopride

 

S’impiega per trattare disturbi gastrointestinali come nausea, dispepsia, reflusso gastroesofageo e vomito.

Trova altresì utilizzo come terapia alternativa nei casi di anoressia e bruciori di stomaco.

 

Che cos’è l’itopride?

E’ un farmaco entiemetico e antinausea che agisce come antagonista del recettore D2 per la dopamina e inibendo l’enzima acetilcolinesterasi; in tal modo promuove un aumento della concentrazione del neurotrasmettitore acetilcolina il cui effetto finale è la contribuzione allo svuotamento dello stomaco.

 

Come si assume l’itopride?

Si assume via bocca, in genere sotto forma di compresse o capsule.

 

Effetti collaterali dell’itopride

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

tremori vari

trombocitopenia

leucopenia

mal di testa

scariche di diarrea

stato di costipazione

arrossamenti

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ sconsigliato in presenza di Parkinson o emorragie gastrointestinali. Non dovrebbe altresì essere assunto da neonati e donne incinte, in età pediatrica e da pazienti con malfunzionamenti renali o epatici.

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di emorragie gastrointestinali, problemi epatici o renali o Parkinson

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Isossisuprina

Isossisuprina

 

Viene utilizzata per migliorare il flusso sanguigno, in presenza di problemi come l’arteriosclerosi obliterante, l’insufficienza vascolare cerebrale, e la sindrome di Raynaud.

 

Che cos’è l’isossisuprina?

E’ un vasodilatatore che promuove il rilassamento e la dilatazione dei vasi sanguigni nei tessuti, aiutando così a migliorare il flusso sanguigno.

 

Come si assume l’isossisuprina?

Si somministra via bocca.

 

Effetti collaterali dell’isossisuprina

È importante rivolgersi subito ad un medico nel caso in cui il farmaco scateni i sintomi di una reazione allergica, come:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicata in caso di emorragie, durante il travaglio e qualora si sia appena partorito.

 

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi emorragici

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

 

Può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo tale farmaco.

Isorbide dinitrato

Isorbide dinitrato

 

Si impiega per prevenire l’angina causata da malattie cardiache; non è invece indicato nella cura di attacchi acuti di angina.

 

Che cos’è l’isosorbide dinitrato?

Esso esplica la sua azione rilassando i vasi sanguigni, consentendone così la dilatazione. In questo modo favorisce il flusso sanguigno, riducendo il carico di lavoro del cuore e le sue conseguenti richieste di ossigeno. Il risultato finale è la riduzione dei dolori al petto.

 

Come si assume l’isosorbide dinitrato?

Si somministra per via orale – a stomaco vuoto – con un bicchiere d’acqua. Può essere prescritto sia da solo che in combinazione con altri farmaci.

 

Effetti collaterali dell’isosorbide dinitrato

Può causare quotidiani mal di testa, soprattutto all’inizio del trattamento. Può anche interagire con i risultati di alcune analisi di laboratorio.

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

capogiri

arrossamenti a volto e collo

mal di testa

sensazione di testa leggera

 

È bene rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato o rallentato

senso di nausea

nuovo dolore al petto o peggioramento di quello preesistente

conati di vomito

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato in caso di assunzione di riociguat, sildenafil, tadalafil, avanafil o vardenafil.

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare avanafil, sildenafil, tadalafil, riociguat e vardenafil)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di ipertiroidismo, emorragie cerebrali, problemi cardiaci o anemia

in caso di recenti traumi cranici

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Se assunto per lunghi periodi, il medicinale può indurre tolleranza e dipendenza.

La cura può anche alterare le capacità di guida o manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali. Inoltre la febbre, il caldo, gli alcolici e l’attività fisica possono aumentare i capogiri indotti dal farmaco; per questo motivo è opportuno prestare la massima attenzione quando ci si alza da posizione sdraiata o seduta, soprattutto al mattino.

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