HOW CAN WE HELP YOU?

Main contact
+39 02 8224 7044(Outpatient Appointments)
+39 02 8224 7042(Inpatient Admissions)

If you need more information, please contact us by phone.

Centers

Check up & Diagnostics
02 8224 8224
Cardio Center
02 8224 4330

Mecamilamina

Mecamilamina

 

S’impiega per curare forme gravi di pressione alta.

 

Che cos’è la mecamilamina?

Rilassa e dilata i vasi sanguigni. In tal modo permette al sangue di fluire più facilmente, esercitando una minore pressione.

 

Come si assume la mecamilamina?

Viene somministrata sotto forma di compresse da assumere a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali della mecamilamina

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

appannamento della vista

stato di costipazione

problemi alla sfera sessuale

capogiri

fauci secche

dilatazione delle pupille

impotenza

infiammazione alla lingua

sensazione di testa leggera

calo dell’appetito

senso di nausea

ritenzione urinaria

conati di vomito

 

È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

movimenti anomali

pensieri strani

difficoltà nella minzione

svenimenti

frequenti scariche intestinali molli (associate a gonfiore di stomaco e riduzione dei gas intestinali)

sintomi convulsivi

tremori

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicata in caso di stenosi pilorica o assunzione di antibiotici o sulfonamidi, problemi cardiaci o infarti recenti, glaucoma o disturbi associati a problemi renali.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare alcalinizzanti delle vie urinarie)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di aterosclerosi o difficoltà di minzione associate a ipertrofia prostatica o stenosi del collo vescicale

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

I capogiri procurati dal farmaco possono essere accentuati non solo dall’alcol e dai medicinali, ma anche dalla febbre, dall’attività fisica e dal caldo. In presenza di questi fattori è importante prestare attenzione quando ci si erge e sedersi o sdraiarsi non appena compaiono i giramenti di testa.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di mecamilamina.

Megastrolo

Megastrolo

 

Viene prescritto per alleviare i sintomi dei tumori al seno e dell’endometrio in fase avanzata. Trova impiego altresì per far fronte alla malnutrizione, al calo di appetito, e alla grave perdita di peso nei pazienti con AIDS e – a volte – in quelli con ipertrofia prostatica, endometriosi, tumori e iperplasia dell’endometrio.

 

Che cos’è il Megestrolo?

E’ una versione sintetica dell’ormone progesterone ed esercita un’azione antitumorale, influenzando l’azione degli ormoni coinvolti nella crescita dei tumori al seno e dell’endometrio. Stimolando l’appetito, aiuta anche l’aumento di peso.

 

Come si assume il Megestrolo?

Si somministra via bocca. Le compresse vengono di solito utilizzate nel trattamento dei sintomi del cancro, mentre ai pazienti con AIDS viene prescritta la soluzione concentrata.

 

Effetti collaterali del Megestrolo?

Può interagire con il ciclo mestruale.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

insolite emorragie vaginali

insonnie notturne

gas

impotenza

calo del desiderio sessuale

rash cutanei

 

È opportuno contattare subito un medico nel caso di:

senso di nausea

conati di vomito

capogiri

stato di debolezza

appannamento della vista

forte sete

frequente minzione

forte fame

dolore alle gambe

difficoltà a respirare

dolore, oppressione o senso di pesantezza al petto

difficoltà nel parlare

debolezza o intorpidimento ad un braccio o ad una gamba

 

Controindicazioni e avvertenze

Non deve essere assunto per prevenire il calo di appetito e di peso in soggetti che non hanno sviluppato l’AIDS.

Prima di iniziare la cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci o alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, citando in particolare antibiotici e indinavir

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di trombosi, ictus, diabete o malattie epatiche o renali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È bene far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di megestrolo.

Infine, durante il trattamento è consigliabile evitare gravidanze; ciò utilizzando efficaci ed opportuni metodi anticoncezionali.

Prazepam

Prazepam

 

Si utilizza per alleviare ansia e nervosismo.

 

Che cos’è il prazepam?

E’ una benzodiazepina che riduce l’attività del sistema nervoso centrale.

 

Come si assume il prazepam?

Si somministra per via orale, sotto forma di compresse, capsule o gocce.

 

Effetti collaterali del prazepam

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

problemi del sonno

incubi notturni

capogiri, sonnolenza, incoordinazione o instabilità

mal di testa

senso di nausea

conati di vomito

 

È importante contattare immediatamente un medico in caso di:

rash

prurito

gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua o gola

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

irrequietezza

tremori

stanchezza o debolezza

stato di confusione

sintomi depressivi

sensazione di svenimento o di testa leggera

sbalzi d’umore, eccitabilità o aggressività

difficoltà motorie

crampi muscolari

 

Avvertenze

Il suo utilizzo può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Questo effetto collaterale può essere aggravato dall’alcol o dall’assunzione di altri farmaci.

Prima di assumere prazepam è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali (in particolare ad altre benzodiazepine), ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passsato, in particolare farmaci contro ansia, insonnia, depressione o problemi psichiatrici, antifungini, farmaci contro HIV o AIDS, nicardipina, antidolorifici, probenecid, rifampicina, rifapentina, rifabutina o altri antibiotici, bosentan, cimetidina, disulfiram, ormoni femminili, kava, melatonina, iperico, valeriana, imatinib, isoniazide, medicinali contro raffreddori, febbre da fieno, allergie, pressione alta o problemi al battito cardiaco, anticonvulsivanti, teofillina, zafirlukast e zileuton

se si soffre (o si è sofferto in passato) di abuso di alcol o droghe, Parkinson, porfiria, fiato corto, russamento, pensieri suicidi, depressione o psicosi, malattie renali, epatiche o polmonari, difficoltà respiratorie o miastenia gravis

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È sempre importante far sapere medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di prazepam.

Pravastatina

Pravastatina

 

E’ impiegata, a partire dagli 8 anni di età, per ridurre il rischio di ictus, infarto e altre complicazioni cardiovascolari in chi soffre di malattie coronariche o diabete o presenta altri fattori di rischio.

 

Che cos’è la Pravastatina?

Essa agisce riducendo i livelli di colesterolo “cattivo” (le cosiddette LDL) e di trigliceridi nel sangue. Promuove invece l’aumento del colesterolo “buono” (le cosiddette HDL).

 

Come si assume la Pravastatina?

Si somministra via bocca, in genere sotto forma di compresse.

 

Effetti collaterali della Pravastatina

Può raramente condurre alla perdita di massa muscolare e, di conseguenza, a scompenso renale.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

mal di testa

lievi dolori a livello muscolare

scariche di diarrea

lieve rash cutaneo

capogiri

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

aumento della sete o della minzione

fame

fauci secche

alito che sa di frutta

sensazione di sonnolenza

pelle secca

appannamento della vista

perdita di peso corporeo

gonfiore

aumento di peso

riduzione della minzione

senso di nausea

urine scure

feci pallide

ittero

dolore alla parte alta dello stomaco

prurito

calo dell’appetito

rash

prurito

gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua o gola

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

dolore, sensibilità o debolezza muscolare ingiustificati

stato di confusione

problemi di memoria

stato febbrile

insolita stanchezza

urine scure

 

Controindicazioni e avvertenze

Durante il trattamento con questo farmaco è necessario evitare il consumo di cibi ricchi di grassi o di colesterolo e praticare una regolare attività fisica. È inoltre opportuno evitare il consumo di alcolici – che, promuovendo un aumento dei trigliceridi, possono incrementare il rischio di danni al fegato – e quello di pompelmo e del suo succo.

In caso di terapia con colestiramina o colestipolo è consigliabile assumerli almeno un’ora dopo la pravastatina o 4 ore prima.

Prima di utilizzarla è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare altre statine, cimetidina e spironolattone

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie epatiche o renali, diabete o problemi alla tiroide

se si bevono alcolici per più di due volte al giorno

in caso di gravidanza o allattamento

Oxibato sodico

Oxibato sodico

 

S’impiega per trattare la cataplessia e per contenere il senso di sonnolenza diurna in chi soffre di narcolessia.

 

Che cos’è l’Oxibato sodico?

Si tratta di un agente depressivo del sistema nervoso centrale.

 

Come si assume l’Oxibato sodico?

Viene solitamente somministrato per via orale. L’assunzione deve avvenire a stomaco vuoto – almeno 2 ore dopo un pasto – preferibilmente quando si è già coricati. L’azione può difatti essere molto rapida. Dopo la prima dose ne deve essere assunta una seconda, tra le due ore e mezza e quattro ore più tardi.

 

Effetti collaterali dell’Oxibato sodico

Il suo improprio impiego può causare convulsioni, problemi respiratori, perdita di coscienza e addirittura decessi.

Se utilizzato correttamente può comunque rallentare o bloccare la respirazione. Può altresì essere associato ad effetti indesiderati come:

capogiri

tremori vari

bagnare il letto

senso di nausea

conati di vomito

scariche di diarrea

 

È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:

rash

prurito

sintomi depressivi

stato di agitazione

pensieri insoliti o spiacevoli

istinti suicidi

gonfiore a volto, occhi, labbra, lingua o gola

difficoltà a respirare o deglutire

senso di pesantezza o oppressione al petto

allucinazioni

grave confusione

sintomi convulsivi

sonnambulismo

strani comportamenti notturni

 

Avvertenze

Nel corso della cura con oxibato sodico non bisogna assumere alcolici o medicinali per dormire poichè la combinazione potrebbe essere letale.

È inoltre raccomandabile evitare medicinali che possono causare sonnolenza o rallentare la frequenza del respiro (ad esempio farmaci contro le allergie, miorilassanti, narcotici, anticonvulsivanti o psicofarmaci).

E’ infine sconsigliato a chi soffre di carenza di succinico semialdeide deidrogenasi; in caso di malattie cardiache, ipertensione o disturbi renali durante la cura potrebbe invece essere necessario seguire una dieta a basso contenuto di sale.

Prima di impiegarla è sempre importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare divalproex sodico, miorilassanti, anticonvulsivanti, medicinali contro le allergie, narcotici, sedativi e psicofarmaci)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di disturbi cardiaci, pressione alta, depressione o malattie psichiatriche, problemi respiratori, apnee del sonno, malattie renali o epatiche

se si russa

se si ha un pregresso di alcolismo o di abuso di droghe

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il suo impiego non deve essere mai interrotto improvvisamente o senza previo consulto medico.

È un farmaco che può causare dipendenza.

Moxonidina

Moxonidina

 

Si prescrive nel trattamento dell’ipertensione.

 

Che cos’è la Moxonidina?

Agisce rilassando i muscoli presenti nella parete dei vasi sanguigni, promuovendo la loro dilatazione: il risultato che ne deriva è la riduzione della pressione sanguigna.

 

Come si assume la Moxonidina?

Si assume via bocca sotto forma di compresse da deglutire con dell’acqua.

 

Effetti collaterali della Moxonidina

Fra gli effetti indesiderati più comunemente associabili alla cura a base di moxonidina sono inclusi:

fauci secche

sensazione di sonnolenza

problemi allo stomaco

mal di testa

male alla schiena

stato di insonnia

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà respirare o deglutire

sensazione di pesantezza o oppressione al petto o alla gola

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Avvertenze

Il consumo di bevande alcoliche può aumentare gli effetti indesiderati della moxonidina.

Prima di assumere il farmaco è opportuno informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di disturbi renali, cardiaci o angina

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È inoltre sempre importante far sapere medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo questo farmaco.

Moxifloxacina

Moxifloxacina

 

S’impiega nel trattamento di alcune infezioni batteriche.

 

Che cos’è la Moxifloxacina?

Questo farmaco uccide i batteri sensibili alla sua azione, inibendo gli enzimi topoisomerasi II e IV. Il primo è una molecola fondamentale per la trascrizione, la replicazione e la riparazione del DNA dei batteri; il secondo è coinvolto nei processi di divisione cellulare.

 

Come si assume la Moxifloxacina?

Viene somministrato sotto forma di compresse.

 

Effetti collaterali della Moxifloxacina

La sua prolungata assunzione può determinare una seconda infezione. Inoltre, in caso di diabete, è opportuno rammentare come questo antibiotico possa influenzare il livello di zucchero nel sangue.

Solo raramente la cura può avere effetti collaterali gravi, ad esempio a livello di fegato, sangue, muscoli ed articolazioni. Nello specifico il suo impiego è associato ad un aumento del rischio di problemi ai tendini (dolore, gonfiore, infiammazione e anche rottura) e può peggiorare la debolezza muscolare e le complicanze respiratorie associate alla miastenia gravis.

Infine, il farmaco può provocare effetti collaterali a livello dei nervi di braccia, mani, gambe o piedi, aumentare la sensibilità della pelle alla luce solare o scatenare la sindrome di Stevens-Johnson.

Fra gli altri possibili effetti indesiderati si possono includere:

scariche di diarrea

capogiri

male alla testa

senso di nausea

 

È importante contattare subito un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare o deglutire

febbre, brividi, tosse o mal di gola persistente

stati di allucinazione

problemi uditivi

problemi a livello tendineo o articolare

ustioni solari

desquamazione o epidermide gonfia o arrossata

problemi psicologici o sbalzi d’umore

debolezza o dolori a livello muscolare

incubi notturni

sensazione di pesantezza o oppressione al petto o alla gola

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

raucedine insolita

sangue nelle feci

dolore al torace

minzione ridotta

svenimenti

battito accelerato, rallentato o irregolare

fiato corto o altri problemi respiratori

dolori o crampi a livello muscolare

istinti al suicidio

sintomi di iperglicemia o ipoglicemia

diarrea grave o persistente

mal di testa, capogiri o sensazione di testa leggera, forti o persistenti

problemi epatici

tremori

stato d’insonnia

difficoltà a deambulare

lividi o emorragie

gonfiore o aumento di peso corporeo

insolite stanchezza o debolezza

perdite vaginali, prurito o cattivo odore

problemi visivi

macchie bianche in gola

 

Avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in presenza di miastenia gravis, di assunzione di farmaci antiaritmici, di alcuni problemi cardiaci o di bassi livelli di potassio nel sangue,.

La cura può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.

Prima di assumere il farmaco è opportuno informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri medicinali, ad alimenti o a qualsiasi altra sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare farmaci che aumentano il rischio di prolungamento dell’intervallo QT, insulina o antidiabetici orali, warfarin, Fans, corticosteoroidi, antiaritmici, cisapride, diuretici, eritromicina, antidepressivi triciclici o altri psicofarmaci)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di infezioni gastriche, problemi epatici, cerebrali o al sistema nervoso, aumento della pressione nel cervello, problemi ai tendini o alle articolazioni, artrite reumatoide, malattie renali o riduzione della funzionalità dei reni, Alzheimer, problemi ai vasi sanguigni cerebrali, diarrea, diabete o iperglicemia, ipoglicemia, convulsioni, pelle ipersensibile al sole, bassi livelli di potassio nel sangue, battito cardiaco irregolare (anche in caso di storia familiare) o altri problemi al cuore

in caso di pregresso infarto

in caso di trapianto di rene, cuore o polmone

se si svolge un’intensa attività fisica

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura è importante evitare di sottoporsi ad alcuni tipi vaccini vivi.

Mitoxantrone

Mitoxantrone

 

Si prescrive, in combinazione con altri farmaci, per curare la leucemia acuta non linfoblastica ed alcune forme avanzate di tumore alla prostata. E’ impiegato altresì al fine di ridurre il numero di ricadute e i problemi fisici associati alla malattia in alcuni soggetti affetti da sclerosi multipla.

 

Che cos’è il mitoxantrone?

Il suo esatto meccanismo di azione non è noto; si ritiene che esso interferisca con la riproduzione e la crescita delle cellule e che ciò contribuisca a ridurre il numero di cellule tumorali presenti nell’organismo.

 

Come si assume il mitoxantrone?

Si somministra tramite infusione in vena.

 

Effetti collaterali del mitoxantrone

Il suo impiego può determinare una colorazione blu-verde delle urine e della sclera degli occhi. Può inoltre causare gravi problemi cardiaci (anche ad anni di distanza dalla sua somministrazione), ridurre le capacità dell’organismo di combattere le infezioni e abbassare il numero di piastrine. In alcuni individui la sua assunzione è stata associata alla comparsa di una forma di leucemia; questo rischio aumenta in caso di contestuale assunzione di altri farmaci citotossici.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

male alla schiena

stato di costipazione

tosse

scariche di diarrea

perdita o assottigliamento dei capelli

senso di nausea

dolore o fastidi allo stomaco

naso chiuso o che cola

senso di stanchezza

senso di affaticamento

calo dell’appetito

assenza delle mestruazioni

alterazione del ciclo mestruale

dolore alla bocca o vesciche

conati di vomito

stato di debolezza

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

stato di confusione

urine scure, rosa o con sangue

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi, mal di gola o tosse persistente

minzione aumentata, ridotta o dolorosa

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

dolori, debolezza o crampi a livello muscolare

dolore, gonfiore, arrossamenti o cianosi al sito di iniezione

sintomi convulsivi

gravi infiammazione o dolore alla bocca

nausea, vomito, diarrea o mal di stomaco (forti o persistenti)

debolezza o stanchezza gravi o persistenti

fiato corto

improvviso e inspiegabile aumento di peso

gonfiore a mani, gambe o piedi

lividi o emorragie

cambiamenti alla pelle o alle unghie

problemi visivi

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in presenza di alcune complicanze cardiaci.

Prima del trattamento è opportuno rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare trastuzumab, digossina, ciclosporina e idantoine

se si soffre (o si ha sofferto in pregresso) di anemia, disturbi della coagulazione, problemi al fegato o al cuore, gotta, emorragie, depressione del midollo osseo e infezioni

in caso di radioterapia o chemioterapia a livello del torace

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura non bisogna sottoporsi a vaccini vivi.

Inoltre le donne in età fertile devono utilizzare efficaci metodi contraccettivi.

Mifepristone

Mifepristone

 

Si utilizza per interrompere una gravidanza nelle sue primissime fasi.

 

Che cos’è il Mifepristone?

E’ uno steroide sintetico che blocca l’azione del progesterone, l’ormone necessario per portare avanti una gravidanza.

 

Come si assume il Mifepristone?

Si somministra via bocca sotto forma di compresse. Di solito la cura prevede la successiva assunzione di un altro farmaco, il misoprostolo.

 

Effetti collaterali del Mifepristone

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

male alla schiena

tremori e brividi

scariche di diarrea

capogiri

mal di testa

senso di nausea

dolore o crampi a livello addominale

sensazione di stanchezza

perdite o emorragie vaginali

conati di vomito

 

È importante contattare immediatamente un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

sensazione di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

svenimenti

battito accelerato

febbre (38 °C o oltre)

forte emorragia a livello vaginale

dolore o sensibilità a livello della pelvi

gravi capogiri, sensazione di testa leggera o mal di testa

nausea, vomito o diarrea (gravi o persistenti)

forte male allo stomaco

fiato corto

insolita debolezza

insoliti fastidi, pruriti o perdite vaginali

 

Avvertenze

Non deve essere assunto insieme a anticoagulanti o corticosteroidi o se si utilizza la spirale. E’ inoltre sconsigliato in caso di malattie del sangue, disturbi emorragici, presenza di masse di natura sconosciuta nell’addome, gravidanze ectopiche, problemi ai surren o malattia di Addison.

Il pompelmo e il suo succo possono aumentare gli effetti indesiderati di questo medicinale. Inoltre l’alcol e alcuni farmaci possono peggiorare eventuali capogiri che rendono la sua assunzione incompatibile con la guida e con l’uso di macchinari pericolosi.

Prima di assumerlo è bene informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (in particolare al misoprostolo) o a qualsiasi alimento o sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare antifungini azolici, eritromicina, anticonvulsivanti, dexametasone, anticoagulanti, corticosteroidi, rifampicina e iperico)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di anemia, pressione alta, problemi polmonari, renali, respiratori, cardiaci o epatici

se si hanno più di 35 anni e si fumano più di 10 sigarette al giorno

in caso di programmato intervento chirurgico in anestesia generale

in caso di allattamento

Micofenolato

Micofenolato

 

Si utilizza al fine di ridurre il rischio di rigetto di organi trapiantati. Trova altresì impiego per curare la malattia di Crohn.

 

Che cos’è il micofenolato?

E’ un agente immunosoppressore che indebolisce il sistema immunitario, in modo tale che non attacchi gli organi trapiantati causandone il rigetto.

 

Come si assume il micofenolato?

Può essere somministrato sotto forma di capsule, compresse o sospensione liquida da assumere via bocca. La sua assunzione deve essere associata a quella di altri medicinali e in genere prevede 2 somministrazioni al dì, a stomaco vuoto (cioè un’ora prima o due ore dopo aver mangiato o bevuto).

 

Effetti collaterali del micofenolato?

Esso riduce la capacità dell’organismo di combattere le infezioni e aumenta il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva e di alcuni tipi di tumori.

Fra gli altri possibili effetti indesiderati sono inclusi:

stato di costipazione

dolore o gonfiore allo stomaco

senso di nausea

conati di vomito

stato di insonnia

dolori a schiena, muscoli o articolazioni

tremori incontrollabili

male alla testa

gas

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

scariche di diarrea

gonfiore a mani, braccia, piedi, caviglie o polpacci

difficoltà a respirare

battito accelerato

mancanza di energie

capogiri

svenimenti frequenti

pallore

feci scure o con sangue

vomito con sangue o che sembra caffè

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Ne è controindicato l’impiego durante la gravidanza.

Eventuali antiacidi devono essere assunti almeno due ore prima o quattro ore dopo il farmaco.

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ai medicinali a base di acido micofenolico), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare altri immunosoppressori, valaciclovir, carbone attivo, antibiotici, azatioprina, colestiramina, colestipolo, ganciclovir, probenecid, rifampicina, salicilati, sevelamer e valganciclovir)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di ulcere o altri disturbi gastrointestinali, tumori o malattie epatiche o renali, sindrome di Lesch-Nyhan, sindrome di Kelley-Seegmiller, anemia o neutropenia

se si soffre di fenilchetonuria

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura non bisogna sottoporsi a vaccinazioni senza previo consulto medico.

Right Arrow