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Mibefradil

Mibefradil

 

Si prescrive nel trattamento dell’ipertensione e delle malattie coronariche.

 

Che cos’è il Mibefradil?

E’ un calcio antagonista che blocca l’attività di alcuni canali attraverso cui il calcio può spostarsi a cavallo delle membrane cellulari.

 

Come si assume il Mibefradil?

Viene solitamente somministrato sotto forma di compresse.

 

Effetti collaterali del Mibefradil

Fra i suoi potenziali effetti indesiderati sono inclusi:

male alla testa

edema agli arti inferiori

rinite

dolore a livello addominale

sensazione di testa leggera

dispepsia

capogiri

stato di affaticamento

problemi uditivi

ipotensione

senso di nausea

conati di vomito

dolori a livello muscoloscheletrico

bradicardia

sincope

arrossamenti

stato d’ansia

sintomi depressivi

stato d’insonnia

congiuntivite

 

È importante rivolgersi subito un medico nel caso di reazioni allergiche

 

Comportamento e avvertenze

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci o a qualsiasi alimento o sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

delle patologie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si è sofferto nel pregresso)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Metotrimeprazina

Metotrimeprazina

 

S’impiega nel trattamento delle psicosi (in particolare quelle associate alla schizofrenia e alla fase maniacale del disturbo bipolare)

Trova anche impiego nel trattamento dei disturbi del sonno, della nausea, dell’ansia o del vomito e del dolore.

 

Che cos’è la metotrimeprazina?

E’ un antipsicotico il cui effetto è principalmente riconducibile alla sua azione da antagonista dei recettori del neurotrasmettitore dopamina presenti nel cervello. Si crede altresì che ad entrare in gioco sia la sua capacità di legarsi ai recettori 5-HT2 della serotonina.

Esercita un effetto rilassante, calmante e antidolorifico.

 

Come si assume la metotrimeprazina?

Può somministrarsi via bocca, tramite iniezioni intramuscolari o infusioni direttamente in vena.

 

Effetti collaterali della metotrimeprazina

Può aumentare il livello di zuccheri nel sangue e quelli di prolattina. Può anche causare erezioni dolorose e prolungate, sindrome neurolettica maligna e discinesia tardiva. Infine, il suo utilizzo può essere associato a un prolungamento dell’intervallo QT e incrementare il rischio di colpo di calore nonchè la sensibilità della pelle alla luce solare.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

capogiri

sensazione di sonnolenza

stato di costipazione

fauci secche

appannamento della vista

minzione difficoltosa

aumento di peso corporeo

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

ittero

improvvisi dolore, gonfiore o arrossamenti

svenimenti

forti capogiri

sintomi convulsivi

scariche di diarrea persistenti

sangue o muco nelle feci

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

spasmi o rigidità a livello muscolare

tremori

stato di irrequietezza

espressione del volto simile a una maschera

perdita di bava dalla bocca

lividi e emorragie

sintomi di un’infezione in corso

senso di nausea, conati di vomito o perdita dell’appetito persistenti

dolori allo stomaco o a livello addominale

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare farmaci che possono prolungare l’intervallo QT (come dronedarone e pimozide) e medicinali che possono indurre sonnolenza (ad esempio gli antistaminici e i miorilassanti)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di disturbi del sangue, Parkinson, convulsioni, depressione grave del sistema nervoso centrale, malattie epatiche, feocromocitoma, glaucoma, problemi cardiaci e difficoltà di minzione

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È importante far sapere a medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di metotrimeprazina.

Il trattamento può compromettere la capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi.

Metirosina

Metirosina

 

Si prescrive al fine di ridurre l’aumento di catecolamine associato ad alcuni tipi di tumore (in particolare al feocromocitoma che può svilupparsi nel surrene).

Trova inoltre utilizzo sia come trattamento preliminare ad interventi chirurgici che come trattamento a lungo termine dei sintomi associabili a questa forma tumorale.

 

Che cos’è la metirosina?

Essa inibisce la sintesi di sostanze dette catecolamine, la cui produzione aumenta in modo significativo in presenza di alcune forme tumorali. Il risultato è un comprimersi delle quantità di queste molecole presenti nell’organismo.

 

Come si assume la metirosina?

Si somministra via bocca.

 

Effetti collaterali della metirosina

Tra i suoi possibili effetti indesiderati è inclusa la sonnolenza.

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

ansia

stato di confusione

presenza di cristalli nelle urine

depressione

scariche di diarrea

difficoltà a parlare

disorientamento

bava alla bocca

stati di allucinazione

minzione dolorosa

gonfiore a braccia, gambe, caviglie o piedi

tremori

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerla è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato in particolare aloperidolo, fenotiazine e farmaci che possono indurre sonnolenza (medicinali contro l’insonnia o contro l’ansia e tranquillanti)

delle malattie e dei disturbi di salute di cui si soffre (o si sia sofferto nel pregresso)

se si bevono sostanze alcoliche

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È importante far sapere a medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di metirosina.

Il trattamento può compromettere la capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi; tale effetto collaterale può essere aggravato dal consumo di alcol o da altri medicinali.

Metilfenidato

Metilfenidato

 

S’impiega per curare il disturbo da deficit di attenzione, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, la depressione e la narcolessia.

 

Che cos’è il Metilfenidato?

Si tratta di uno stimolante del sistema nervoso centrale che influenza il livello delle sostanze che portano all’iperattività e che controllano gli impulsi sia nel cervello che nei nervi.

 

Come si assume il Metilfenidato?

Può essere somministrato via bocca (in genere sotto forma di capsule, di compresse o di sospensioni) o transdermica.

Al fine di evitare problemi di insonnia, è consigliabile assumerlo al mattino.

 

Effetti collaterali del Metilfenidato

Può causare gravi effetti collaterali a livello cardiaco. Può altresì creare dipendenza.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di nervosismo o irritabilità

insonnie notturne

calo dell’appetito

senso di nausea

male allo stomaco

male alla testa

 

È importante rivolgersi subito un medico in caso di:

dolori al petto

difficoltà a respirare

sensazione di svenimento

stati di allucinazione

nuovi problemi comportamentali

aggressività

intorpidimento

dolore

sensazione di freddo

pensieri paranoici

sintomi convulsivi

ferite sospette

cambiamenti al colore dell’epidermide

tic

problemi visivi

erezioni dolorose o che durano da più di 4 ore

dolori o sensibilità muscolare o debolezza insolita (soprattutto se associati a stanchezza, febbre e urine scure)

problemi di crescita (nei bambini)

 

Avvertenze

Non deve essere assunto in caso di tic, sindrome di Tourette, glaucoma, ansia, tensione o agitazione gravi o se nei 14 giorni precedenti è stato assunto un MAO inibitore.

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci o a qualsiasi alimento o sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare farmaci per la pressione, anticoagulanti, antidepressivi, medicinali contro raffreddore o allergie a base di decongestionanti e anticonvulsivanti)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso o se ci sono casi in famiglia) di glaucoma, tic o sindrome di Tourette, psicosi, epilessia, convulsioni, gravi forme di ansia, tensione o agitazione, problemi cardiocircolatori, pressione alta, pressione alta, depressione, malattie mentali o disturbo bipolare

di casi di morte improvvisa in famiglia

in caso di elettroencefalogrammi dal tratto anomalo

in caso di pensieri o istinti suicidi (anche fra i famigliari)

se si è mai abusato di sostanze alcoliche o droghe

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Mestranolo

Mestranolo

 

Viene principalmente impiegato come contraccettivo. Alcune sue combinazioni possono essere utilizzate anche ad altri scopi (ad esempio per curare emorragie uterine anomale o i sintomi dell’endometriosi).

 

Che cos’è il Mestranolo?

Il mestranolo è un derivato dell’etinilestradiolo, forma sintetica dell’ormone estradiolo. Una volta modificato all’interno del fegato, esso interagisce con i recettori degli estrogeni presenti sulle cellule-bersaglio (fra cui sono incluse quelle della ghiandola mammaria, quelle dell’ipotalamo, quelle dell’apparato riproduttivo femminile e quelle dell’ipofisi) attivandoli.

Assunto contestualmente ad un progestinico, riduce la secrezione di diversi ormoni e proteine coinvolte nella riproduzione femminile.

 

Come si assume il Mestranolo?

Si somministra in compresse all’interno delle quali è combinato ad altri principi attivi.

 

Effetti collaterali del Mestranolo

Fra i possibili effetti indesiderati dei contraccettivi orali contenenti mestranolo sono inclusi:

lieve nausea (soprattutto all’inizio dell’assunzione)

conati di vomito

gonfiore diffuso

crampi a livello addominale

sensibilità o gonfiore del seno

perdite dal capezzolo

efelidi o epidermide del viso più scura

variazioni al ciclo mestruale

problemi alla sfera sessuale

aumento della crescita dei peli

alopecia

variazioni del peso corporeo o dell’appetito

problemi con lenti a contatto

prurito o perdite a livello vaginale

 

È importante contattare immediatamente un medico in caso di:

orticaria

difficoltà a respirare

gonfiore a volto, labbra, lingua o gola

improvvisi intorpidimenti o debolezza, soprattutto se da un singolo lato del corpo

improvvisi mal di testa

cambiamento nella tipologia o nella gravità dei mal di testa di cui si soffre

senso di nausea

dolore alla parte alta dello stomaco

prurito

calo dell’appetito

urine scure

feci color argilla

ittero

gonfiore alle mani, alle caviglie o ai piedi

noduli al seno

sintomi depressivi

stato di confusione

complicanze nella vista, nel parlare o nel mantenere l’equilibrio

dolori o sensazione di oppressione al petto

dolore che si irradia al braccio o alla spalla

senso di nausea

sudorazioni

tosse

respiro sibilante

accelerazione nella respirazione

sensazione di generale malessere

sangue nell’espettorato

dolore, gonfiore, calore o arrossamento alle gambe

 

Avvertenze

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci o a qualsiasi alimento o sostanza

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare bosentan, antibiotici, iperico, anticonvulsivanti, dantrolene, tizanidina, farmaci contro la tubercolosi, l’epatite C, l’HIV o l’AIDS, fenobarbital o altri barbiturici e acido tranexamico)

delle patologie e dei disturbi di salute di cui si soffre (o si è sofferto in pregresso)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Tolbutamide

Tolbutamide

 

S’impiega per trattare il diabete di tipo 2 nel caso in cui la glicemia non possa essere debitamente controllata con un approccio basato solamente sull’alimentazione e sull’attività fisica.

 

Che cos’è la Tolbutamide?

E’ un antidiabetico orale che esplica la sua azione stimolando il rilascio di insulina da parte del pancreas. In tal modo modo aiuta a ridurre i livelli di zuccheri nel sangue (glicemia).

 

Come si assume la Tolbutamina?

Può essere prescritta da sola o con altri farmaci. Si assume solitamente sotto forma di compresse, ma può essere somministrata anche direttamente in vena.

 

Effetti collaterali della Tolbutamina

Può causare ipoglicemia, soprattutto in caso di assunzione di alcol, dopo un’attività fisica intensa o prolungata o se si saltano i pasti

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

sensazione di stomaco pieno

bruciori allo stomaco

senso di nausea

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

stato confusionale

urine scure

svenimenti

febbre, brividi o mal di gola persistente

battito irregolare

ipoglicemia

problemi visivi

emorragie o lividi

debolezza o stanchezza

ittero

 

Avvertenze

Al fine di ottenere i maggiori benefici possibili, la cura a base di questo medicinale deve essere abbinata a una dieta e ad una attività fisica appropriati. Deve essere inoltre evitata l’assunzione di alcolici poichè aumenta il rischio di ipoglicemia.

Può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto collaterale può essere aggravato dall’alcol o da alcuni farmaci. Il medicinale può aumentare altresì la sensibilità della pelle ai raggi solari ed alterare i risultati di alcuni test di laboratorio.

 

Prima di assumerla è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri sulfamidici) o alimento

degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno assumendo o che sono assunti in passato (in particolare betabloccanti, ACE inibitori, fenilbutazone, probenecid, chinoloni, salicilati, sulfinpirazone, sulfonamidi, calcio antagonisti, corticosteroidi, decongestionanti, diazosside, diuretici, estrogeni, contraccettivi ormonali, isoniazide, niacina, fenotiazione, fenitoina, anticoagulanti, antifungini azolici, cloramfenicolo, clofibrato, fenfluramina, insulina, MAO inibitori, Fans, rifamicine, farmaci simpatomimetici, integratori per la tiroide e gemfibrozil)

se si sta affrontando una terapia desensibilizzante per l’allergia agli insetti

nel caso in cui si soffra (o si sia sofferto in pregresso) di complicazioni del diabete, acidosi, gravi traumi, problemi ormonali o bassi livelli di sodio, ustioni, problemi epatici, renali, cardiaci, gastrointestinali o alla tiroide

in caso di programmato intervento chirurgico

in caso di alimentazione poco bilanciata o di consumo di sostanze alcoliche

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

È inoltre necessario rendere edotti medici, chirurghi e dentisti che sono in corso trattamenti con tolbutamide.

Tioguanina

Tioguanina

 

Si utilizza per trattare alcune forme di tumore, ad esempio la leucemia acuta non linfoblastica.

 

Che cos’è la tioguanina?

Essa agisce bloccando la produzione delle proteine.

 

Come si assume la tioguanina?

Si somministra via bocca sotto forma di compresse.

 

Effetti collaterali della tioguanina

Può ridurre le capacità dell’organismo di combattere le infezioni e abbassare il numero di piastrine nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

scomparsa dell’appetito

senso di nausea

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

tosse

nausea o vomito forti o persistenti

dolore o gonfiore allo stomaco

improvviso aumento di peso corporeo

gonfiori alla bocca

emorragie o lividi

pallore

sensazione di stanchezza

ittero

mal di gola

urine scure

brividi o febbre

dolori a livello articolare

feci pallide

 

Controindicazioni e avvertenze

Il suo impiego non è indicato nel caso in cui il tumore non abbia già risposto a un trattamento con la stessa tioguanina o con mercaptopurina.

Prima di iniziare la terapia è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato, in particolare chemioterapici

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al sistema immunitario, piastrine o globuli bianchi bassi nel sangue, malattie epatiche o problemi renali, carenza di tiopurina metiltransferasi, varicella o altre infezioni

in caso di chemioterapia o di radioterapia

in caso di gravidanza o allattamento

A cura in corso non bisogna ricevere vaccini vivi.

Tetanitrato di pentaeritritolo

Tetanitrato di pentaeritritolo

 

S’impiega per curare l’angina e l’insufficienza coronarica.

 

Che cos’è il tetranitrato di pentaeritrolo?

Si tratta di un vasodilatatore con proprietà simili a quelle della nitroglicerina; una volta assunto viene convertito in un composto che attiva la sintesi di cGMP (guanosin 3′-5′-monofosfato ciclico), molecola che mette in moto una serie di reazioni a livello delle fibre muscolari lisce che portano al loro rilassamento e alla vasodilatazione.

 

Come si assume il tetranitrato di pentaeritrolo?

Viene solitamente somministrato per via orale, sotto forma di compresse o capsule (anche a rilascio prolungato). Deve essere assunto a stomaco vuoto (deglutendo compresse e capsule rigorosamente intere accompagnate da un bicchiere d’acqua).

 

Effetti collaterali del tetranitrato di pentaeritrolo

Può causare lievi mal di testa quotidiani; la loro comparsa è indice del funzionamento del farmaco.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

arrossamenti al volto

battito accelerato

capogiri

senso di nausea

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

appannamento della vista

fiato corto o difficoltà respiratorie

forte debolezza

svenimenti

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri nitrati), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare farmaci contro la pressione alta

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di anemia, glaucoma, pressione bassa

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di infarto

in caso di traumi cranici

in caso di ictus

 

Durante la cura, bisogna evitare il consumo di alcolici. E’ bene inoltre rammentare che il farmaco può causare capogiri e una sensazione di testa leggera che possono compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Per evitare incidenti associati a questi capogiri è opportuno alzarsi lentamente sia da posizione sdraiata che da posizione seduta.

Il trattamento non deve mai essere interrotto improvvisamente senza previo consulto medico.

È bene far sapere a medici, chirurghi o dentisti che si sta asssumendo tetranitrato di pentaeritritolo.

Procainamide

Procainamide

 

Si utilizza per trattare alcune anomalie del battito cardiaco.

 

Che cos’è la procainamide?

E’ un antiaritmico che agisce stabilizzando il battito cardiaco in condizioni in cui è troppo rapido o irregolare.

 

Come si assume la procainamide?

Può somministrarsi via bocca, mediante iniezioni intramuscolari o per infusione in vena.

 

Effetti collaterali della procainamide

Può ridurre il numero di piastrine nel sangue e le capacità dell’organismo di combattere le infezioni. Può altresì interagire con i risultati di alcune analisi di laboratorio.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi gonfiore, dolore e arrossamenti al sito di iniezione.

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash (anche sul volto, dalla forma simile a una farfalla)

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

urine scure

sintomi depressivi

scariche di diarrea

capogiri o sensazione di testa leggera

svenimenti

battito accelerato, rallentato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

stati di allucinazione

calo dell’appetito

sbalzi d’umore o del comportamento

piaghe in bocca o irritazione del cavo orale

dolori o debolezza a livello

senso di nausea

feci pallide

sintomi convulsivi

mal di stomaco

stanchezza forte o persistente

fiato corto

articolazioni gonfie o sensibili al tatto

emorragie o lividi

insolite stanchezza o debolezza

conati di vomito

respiro sibilante

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Ne può essere controindicato l’impiego in caso di blocco cardiaco completo, lupus, inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5, terfenadina, alcune anomalie del ritmo cardiaco e in caso di assunzione di astemizolo, cisapride, dofetilide, fenotiazine o ziprasidone.

L’assunzione di alcolici può inibire l’efficacia del farmaco.

Prima di assumerla è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad anestetici locali come la procaina), ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare ai solfiti)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare antiaritmici, anticolinergici, arsenico, astemizolo, cisapride, dofetilide, pimozide, chinoloni, antagonisti del recettore della serotonina, trimetoprim, ziprasidone, droperidolo, antagonisti dei recettori H2, ketolidi, macrolidi, fenotiazine, inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 e bloccanti neuromuscolari)

sei si soffre (o si è sofferto in pregresso) di , prolungamento dell’intervallo QT o altri problemi cardiaci, problemi al midollo osseo o al sangue, problemi epatici o renali, scompenso cardiaco congestizio, blocco cardiaco miastenia gravis o reazioni tossiche alla digossina

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

La cura non deve essere interrotta e il dosaggio del farmaco non deve essere modificato senza che sia il curante a prescriverlo.

È sempre necessario informare medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di procainamide.

La procainamide può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi.

Prednisolone

Prednisolone

 

S’impiega per curare di molti diversi disturbi associati all’infiammazione (per esempio allergie, colite ulcerosa, artrite, lupus, psoriasi o problemi respiratori).

 

Che cos’è il prednisolone?

E’ uno steroide che esplica la sua azione prevenendo il rilascio di molecole che scatenano l’infiammazione.

 

Come si assume il prednisolone?

Può essere somministrato via bocca (sotto forma di compresse o sciroppo), mediante iniezioni intramuscolari o intrarticolari o infusione in vena.

Il dosaggio potrebbe dover essere cambiato in presenza di condizioni stressanti (quali, ad esempio, gravi malattie, febbre o infezioni, oppure in occasione di interventi chirurgici).

 

Effetti collaterali del prednisolone

Questo farmaco può indebolire le difese immunitarie. Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

rallentamento della guarigione delle ferite

sudorazione in aumento

mal di testa, capogiri, sensazione di girare

senso di nausea

mal di stomaco o gonfiore

cambiamenti nella distribuzione corporea del tessuto adiposo

stato d’insonnia

sbalzi d’umore

acne

epidermide secca, assottigliata o che perde colore

lividi

 

È importante rivolgersi subito alle cure di un medico in caso di:

pensieri o comportamenti insoliti

sintomi convulsivi

sangue nelle feci o nell’espettorato

pancreatite

bassi livelli di potassio

alta pressione

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

problemi visivi

gonfiore

rapido aumento di peso

fiato corto

forte stato depressivo

 

Controindicazioni e avvertenze

Non deve essere assunto in presenza di infezioni micotiche, né durante l’allattamento.

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare anticoagulanti, ciclosporina, insulina o antidiabetici, aspirina, diuretici, ketoconazolo, rifampicina e anticonvulsivanti)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie epatiche o renali, problemi alla tiroide, diabete, depressione o disturbi psichiatrici, scompenso cardiaco congestizio o pressione alta, malaria, tubercolosi, osteoporosi, miastenia gravis, glaucoma, cataratta, herpes oftalmico, ulcere gastriche, colite ulcerosa o diverticolite

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante il trattamento non bisogna sottoporsi a vaccini vivi.

L’assunzione non deve essere interrotta improvvisamente senza previo consulto medico, perché potrebbero comparire i sintomi di un’astinenza.

È sempre necessario informare medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di prednisolone.

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