HOW CAN WE HELP YOU?

Main contact
+39 02 8224 7044(Outpatient Appointments)
+39 02 8224 7042(Inpatient Admissions)

If you need more information, please contact us by phone.

Centers

Check up & Diagnostics
02 8224 8224
Cardio Center
02 8224 4330

Acqua di rose

Acqua di rose

 

Che cos’è l’acqua di rose?

L’acqua di rose è un prodotto ricavato dall’estrazione dell’essenza dai petali delle piante del genere Rosa, della famiglia delle Rosaceae.

 

A cosa serve l’acqua di rose?

L’acqua di rose è un prodotto che viene ampiamente utilizzato nella cosmetica. Viene consigliato per la capacità di conservare un corretto pH della cute; di monitorare la produzione eccedente di sebo; di promuovere un’azione antinfiammatoria, adatta per ostacolare gli arrossamenti, le irritazioni, l’acne, la dermatite e gli eczemi; di collaborare a idratare e rivitalizzare la cute; di guarire tagli e altre ferite, irrobustire la cute, ricreare i tessuti e ostacolare le cicatrici.

 

Grazie alle sue proprietà astringenti, l’acqua di rose collabora alla pulizia dei pori, a tonificare la cute e a restringere i capillari, facendo diminuire così il rossore. Inoltre collaborerebbe a ostacolare le rughe e gli altri segni dell’invecchiamento.

L’acqua di rose si usa per preparare le maschere purificanti e peeling naturali, per la dermatite seborroica, le occhiaie, l’acne, gli edemi, la couperose e le rughe. Con i petali di rosa si può anche preparare un decotto da bere, per avvantaggiarsi delle proprietà toniche, astringenti e disinfettanti. La stessa bevanda si consiglia anche per minimizzare i problemi collegati alle mestruazioni e il sanguinamento delle gengive e per ostacolare diarrea, l’abbondante sudorazione, faringiti e calcoli ai reni.

 

Infine, l’acqua di rose è conosciuta per le sue proprietà rilassanti che le darebbero un leggero effetto antidepressivo e che potrebbe risultare adeguato in presenza di ansia e per facilitare il rilassamento e il benessere emotivo. Pare inoltre che faciliti il sonno.

 

Avvertenze e possibili controindicazioni

Non sembra che l’utilizzo esterno di acqua di rose sia collegato a pericoli per la salute. Le risposte allergiche sono infrequenti, però è possibile che questa soluzione naturale provochi bruciori, pizzicori, arrossamenti o altre irritazioni; nell’eventualità in cui dovessero continuare è meglio andare da un dottore.

Inoltre è sempre meglio leggere attentamente tutti gli ingredienti usati nelle preparazioni a base di acqua di rose, per escludere la presenza di molecole che potrebbero provocare allergie o accrescere la sensibilità della cute al sole.

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Alga kelp

Alga kelp

 

Che cos’è l’alga kelp?

Si tratta di un’alga bruna che cresce sulle rive degli oceani. Conosciuta anche come laminaria, si può consumare cruda, però si usa anche per ricavarne delle polveri, dopo averle essiccate. Si può prendere anche in forma di soluzioni liquide o di pastiglie.

 

A cosa serve l’alga kelp?

L’alga kelp è piena di minerali, tra cui risaltano iodio, potassio e calcio. È anche un’ottima sorgente di vitamine – principalmente del gruppo B – cui sono collegate la capacità di ostacolare lo stress e accrescere le energie disponibili. Infine, quando arriva nell’intestino a contatto con l’acqua si tramuta in gel e avrebbe un’azione lassativa.

 

Prodotti a base di alga kelp vengono suggeriti sia a chi vuole perdere peso sia a chi vuole facilitare una crescita sana per capelli e unghie. Integratori di alga kelp vengono consigliati per l’artrite infiammatoria, la psoriasi, i problemi circolatori e i disturbi renali, la costipazione e disturbi di digestione (tipo la flatulenza). Qualche volta si consigliano per accrescere le energie, per irrobustire le difese immunitarie e per difendersi dagli effetti nocivi delle radiazioni, e parrebbero potenzialmente adeguati per prevenire i tumori (nello specifico quello al seno).

 

Non sembra però che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia autorizzato claim che confermino queste o altre proposte d’utilizzo dell’alga kelp.

 

Avvertenze ed eventuali controindicazioni

L’alga kelp potrebbe accrescere l’azione e gli effetti collaterali della digossina e degli ormoni presi in presenza di disturbi alla tiroide. Inoltre se presa con certi diuretici, ACE inibitori o integratori di calcio potrebbe condurre a rischiose crescite dei livelli di questo minerale. In presenza di dubbi è meglio domandare consiglio al proprio dottore.

Non è indicato prendere l’alga kelp in presenza di gravidanza, allattamento, disturbi renali e problemi alla tiroide. Di solito, prenderne grosse quantità per bocca viene ritenuto rischioso a ragione dell’apporto corrispondente di iodio, che se troppo abbondante può porre a rischio la salute della tiroide. In presenza di dubbi prima di prendere prodotti a base di alga kelp è meglio consigliarsi con il proprio dottore.

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Fibrinogeno umano concentrato

Fibrinogeno umano concentrato

 

Si utilizza principalmente per curare i pazienti con deficit congenito di fibrinogeno.

 

Che cos’è il fibrinogeno umano concentrato?

Esso esplica la sua azione favorendo la coagulazione del sangue.

 

Come si assume il fibrinogeno umano concentrato?

Viene somministrato mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del fibrinogeno umano concentrato

Questo medicinale contiene albumina; ciò aumenta il rischio di contrarre infezioni virali o la malattia di Creutzfeldt-Jakob. Entrambe le eventualità sono tuttavia molto rare, tanto che ad oggi non ne sono stati riportati casi.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

senso di nausea

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

brividi

stato febbrile

trombi

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

delle patologie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si è nel pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Ferroso gluconato

Ferroso gluconato

 

S’impiega per aumentare l’apporto di ferro e per prevenire o trattare carenze di ferro nel sangue.

 

Che cos’è il ferroso gluconato?

Esplica la sua azione aiutando a soddisfare il fabbisogno di ferro dell’organismo.

 

Come si assume il ferroso gluconato?

Deve essere assunto via bocca con un bicchiere d’acqua – preferibilmente a stomaco vuoto – ed evitando di sdraiarsi nei 30 minuti successivi. Nel caso in cui cagioni però fastidi gastrici, può messere assunto a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali del ferroso gluconato

La sua assunzione può interferire con alcune analisi di laboratorio (ad esempio quelle per verificare la presenza di sangue nelle feci).

 

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

feci scure o verdi

stato di costipazione

scariche di diarrea

calo dell’appetito

senso di nausea

crampi, dolori o fastidi allo stomaco

conati di vomito

 

È importante contattare immediatamente un medico nel caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

sangue nelle feci

stato febbrile

nausea, mal di stomaco o vomito gravi o persistenti

vomito che assomiglia a sangue o a caffè

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure

 

Controindicazioni e avvertenze

Il farmaco non deve essere impiegato in caso di livelli ematici di ferro elevati. Può altresì essere controindicato in presenza di alcuni problemi nel metabolismo del ferro (ad esempio emocromatosi o emosiderosi).

Alcuni alimenti possono ridurne l’assorbimento; per questo motivo è importante seguire le indicazioni alimentari fornite dal curante.

E’ inoltre opportuno chiedere al medico come comportarsi in caso di trattamento con cefdinir, eltrombopag, metildopa, penicillamina, antiacidi, bifosfonati, chinoloni o tetracicline e di assunzione di vitamine.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al colorante tartrazina)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare micofenolato, penicillamina, doxiciclina, ormoni tiroidei e vitamine

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di anemia perniciosa o altre forme di anemia, condizioni che posso causare anemia, problemi gastrointestinali, anemia emolitica, malattie del sangue o problemi nel metabolismo del ferro

in caso di trasfusioni di sangue multiple

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Fenofibrato

Fenofibrato

 

S’impiega per ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue ed al fine di aumentare quelli di HDL (high-density lipoprotein, il cosiddetto “colesterolo buono”).

 

Che cos’è il fenofibrato?

Esso velocizza il naturale processo di rimozione dall’organismo del colesterolo.

 

Come si assume il fenofibrato?

Si somministra per via orale (sotto forma di capsule o compresse). Di solito deve essere assunto una volta al dì.

Può essere assunto da solo o in combinazione con altri farmaci.

Di solito il medico prescrive un dosaggio iniziale che può in seguito essere modificato in base alla risposta al trattamento.

 

Effetti collaterali del fenofibrato

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di costipazione

scariche di diarrea

bruciore allo stomaco

dolori alla schiena, a un braccio o alle gambe

mal di testa

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

debolezza

dolore o sensibilità a livello muscolare

dolore articolare

stato febbrile

cute che si desquama o con vesciche

dolore alla parte alta della schiena (fra le scapole o sotto alla spalla destra)

dolore allo stomaco, soprattutto se alla parte alta a destra

senso di nausea

conati di vomito

arrossamento, gonfiore, dolore, sensibilità o calore a livello di una gamba

fiato corto

dolorosa respirazione

sangue nell’espettorato

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare colchicina, diuretici, betabloccanti, anticoagulanti, inibitori della HMG-CoA reduttasi, terapia ormonale sostitutiva o contraccettivi ormonali e farmaci immunosoppressori)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie ai reni, al fegato o alla cistifellea, diabete o ipotiroidismo

se si bevono grandi quantità di alcolici (o se ne siano bevute nel passato)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

 

In caso di trattamento con resine sequestranti gli acidi biliari è opportuno assumerle un’ora dopo o 4-6 ore prima del fenofibrato.

Exubera

Exubera

 

S’impiega nel trattamento del diabete di tipo 1 e del diabete di tipo 2.

 

Che cos’è l’exubera?

E’ una forma di insulina umana ad azione rapida che esplica la sua azione promuovendo la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue.

 

Come si assume l’exubera?

Viene somministrata a mezzo di inalazione attraverso la bocca.

 

Effetti collaterali dell’exubera

Il trattamento a base di exubera può associarsi a ipoglicemia.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

tosse

male alla gola

naso chiuso o che cola

fauci secche

male all’orecchio

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

Il suo impiego è controindicato ai fumatori e a chi ha smesso di fumare da meno di sei mesi.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie renali, epatiche o polmonari

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Etravirina

Etravirina

 

Si utilizza nel trattare l’infezione da HIV al fine di ridurre il rischio che evolva in AIDS o che compaiano altre malattie il cui sviluppo è promosso dalla presenza del virus (ad esempio gravi infezioni o tumori).

 

Che cos’è l’etravirina?

E’ un inibitore dell’enzima trascrittasi inversa dell’HIV-1. La sua azione si esplica nel bloccare la sintesi del materiale genetico del virus, riducendo pertanto la quantità del microbo nel sangue.

 

Come si assume l’etravirina?

Si somministra via bocca sotto forma di compresse da assumere – di solito dopo i pasti – in combinazione con altri medicinali.

Effetti collaterali dell’etravirina

La sua assunzione può aumentare il grasso corporeo o portare a un suo accumulo in zone insolite (quali, ad esempio, il collo o la parte alta della schiena). Durante il trattamento è anche possibile che si osservi una riduzione del grasso sugli arti e sul volto.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

senso di nausea

conati di vomito

dolori a livello addominale

scariche di diarrea

mal di testa

pressione in aumento

dolore, bruciore, intorpidimenti o pizzicore a mani o piedi

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

arrossamenti o gonfiore degli occhi

mal di gola, tosse, febbre, brividi o altri sintomi di un’infezione in corso

sensazione di generale malessere

senso di stanchezza

dolori a livello articolare o muscolare

ittero

urina scura

arrossamenti, protuberanze o vesciche sulla pelle o in bocca

feci chiare

dolore alla parte alta destra dello stomaco

scomparsa dell’appetito

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicata durante l’allattamento.

Durante il trattamento non si dovrebbe inoltre consumare pompelmo nè bere il suo succo.

 

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti (citando in particolare altri farmaci contro l’HIV, anticoagulanti, antiaritmici, antifungini, metadone, rifabutina, rifampicina, anticonvulsivanti, claritromicina, statine, clopidogrel, diazepam, dexametasone, farmaci immunosoppressori, medicinali contro la disfunzione erettile, rifapentina e iperico)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie al fegato

in caso di gravidanza o allattamento

 

In occasione di esami di laboratorio, è opportuno informare i medici dell’assunzione di etravirina.

Etosuccimide

Etosuccimide

 

Si utilizza per controllare le convulsioni associate al cosiddetto “piccolo male” (una crisi epilettica caratterizzata da una breve perdita di conoscenza).

 

Che cos’è l’etosuccimide?

L’etosuccimide è un anticonvulsivante che agisce sul cervello riducendo l’attività elettrica anomala che porta alla comparsa delle convulsioni.

 

Come si assume l’etosuccimide?

Si somministra via bocca, in genere sotto forma di capsule o di sciroppo.

Di solito il medico prescrive un dosaggio iniziale basso per poi aumentarlo in caso di necessità.

 

Effetti collaterali dell’etosuccimide

La sua assunzione può essere associata all’aumento del rischio di istinti suicidi.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

senso di nausea

conati di vomito

scariche di diarrea

sensazione di sonnolenza

mal di testa

improvvisi risvegli con sensazione di spavento

difficoltà di concentrazione

crescita di peli superflui

miopia

emorragie a livello vaginale

dolori o crampi allo stomaco

calo dell’appetito

aumento di peso corporeo

lingua gonfia

problemi alle gengive

singhiozzo

 

È importante contattare immediatamente un medico in caso di:

rash (soprattutto se pruriginoso e in volto)

mal di gola, febbre, brividi e altri sintomi di un’infezione in corso

gonfiore

dolore a livello articolare o muscolare

febbre dalla causa sconosciuta

vesciche

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

L’etosuccimide può compromettere la capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi.

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, citando in particolare antidolorifici, sedativi, antidepressivi, farmaci per dormire e tranquillanti

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie mentali, epatiche o renali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È importante rendere edotti medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di etosuccimide.

 

Enoxaparina

Enoxaparina

 

Si utilizza – in presenza di alcune malattie o in associazione ad interventi chirurgici – al fine di prevenire la formazione di coaguli di sangue.

Può altresì essere assunta in combinazione con altri medicinali per prevenire alcune complicazioni dell’infarto o dell’angina.

Infine, in alcuni casi l’enoxaparina viene prescritta per ridurre il rischio di infarto ricorrente.

 

Che cos’è l’enoxaparina?

E’ un’eparina a basso peso molecolare che esplica la sua azione bloccando la formazione di coaguli di sangue.

 

Come si assume l’enoxaparina?

Viene somministrata mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali dell’enoxaparina?

Può ridurre il numero delle piastrine e influenzare i risultati di alcune analisi di laboratorio.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

scariche di diarrea

arrossamenti, emorragie, lievi dolori, irritazione, gonfiore, o lividi al punto di iniezione

senso di nausea

 

È importante contattare subito un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

pallore

urine rosa o rosse

capogiri, stanchezza o debolezza gravi o persistenti

gonfiore

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o sangue nelle feci

stato di confusione

difficoltà a deambulare

svenimenti

stato febbrile

pizzicore e intorpidimenti (soprattutto a livello di gambe e piedi)

debolezza a livello muscolare

lividi ed emorragie

vomito che assomiglia a caffè

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicata in caso di: assunzione di salicilati o Fans, piastrine basse in presenza di anticorpi antipiastrine, pressione alta e emorragie

 

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze, in particolare all’eparina, all’alcol benzilico o ai prodotti derivati dal maiale

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare proteina C attivata, anticoagulanti, cefalosporine e penicilline iniettabili, Fans, inibitori delle piastrine, destrano, dipiridamolo, inibitori diretti del fattore Xa, inibitori diretti della trombina, salicilati, sulfinpirazone, trombolitici e nitrati)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di malattie del sangue, malattia di von Willebrand, piastrine basse, problemi renali, epatici o gastrointestinali, problemi alla vista causati dal diabete, infezioni batteriche del cuore, pressione alta e disturbi emorragici

in caso di emorragie conseguenti all’assunzione di eparina

della presenza di valvole cardiache artificiali

in presenza di un catetere epidurale

in caso di iniezioni a livello spinale

in caso di recente parto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

se si pesa poco

in caso di ictus

in caso di interventi chirurgici al cervello, alla spina dorsale o agli occhi (recenti o programmati)

 

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di enoxaparina.

Eltrombopag

Eltrombopag

 

Si prescrive per ridurre il rischio di emorragie in soggetti affetti da trombocitopenia immune cronica che non rispondono ad altri trattamenti o non possono comunque assumerli.

Può essere altresì usato per incrementare il numero di piastrine in caso di epatite C al fine di prolungare i trattamenti a base di interferone e ribavirina.

 

Che cos’è l’eltrombopag?

E’ un antagonista del recettore della trombopoietina, che è un ormone prodotto da reni e fegato coinvolto nella sintesi e nella maturazione delle piastrine. Esso esplica la sua azione promuovendo la produzione di piastrine a livello del midollo osseo.

 

Come si assume l’eltrombopag?

Si somministra sotto forma di compresse. Solitamente si assume una volta al giorno, a stomaco vuoto, almeno un’ora prima o due ore dopo i pasti.

È probabile che il curante prescriva un dosaggio iniziale basso per poi variarlo in base alla risposta al trattamento.

 

Effetti collaterali dell’ eltrombopag

Può far aumentare eccessivamente i livelli di piastrine e può inoltre incrementare il rischio di sviluppare una cataratta o che una cataratta preesistente peggiori.

In caso di epatite C, la sua assunzione può aumentare i rischi per il fegato.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

dolori muscolari o alla schiena

intorpidimento, bruciore o pizzicore a mani o piedi

sintomi simil-influenzali

stato di debolezza

calo dell’appetito

male alla gola o alla bocca

stato d’insonnia

perdita dei capelli

minzione difficoltosa, urgente o dolorosa

gonfiore a caviglie, piedi o polpacci

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

dolore (quando si respira profondamente)

dolori a braccia, collo, mascella o stomaco

sudori freddi

sensazione di testa leggera

difficoltà a parlare

svenimenti o capogiri

debolezza o intorpidimento ad un braccio o ad una gamba

male allo stomaco

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare o problemi ai polmoni

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

gonfiore, dolore, sensibilità, surriscaldamento o arrossamenti di una gamba

fiato corto

sangue nell’espettorato

respiro o battito accelerati

senso di nausea

conati di vomito

scariche di diarrea

problemi alla vista

 

Controindicazioni e avvertenze

Deve essere assunto almeno quattro ore prima o quattro ore dopo cibi o bevande che contengano calcio, antiacidi a base di calcio, alluminio o magnesio e supplementi contenenti calcio, ferro, zinco o selenio.

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare anticoagulanti, bosentan, mitoxantrone, repaglinide, rifampicina, sulfasalazina, statine, ezetimibe, gliburide, imatinib, irinotecano, olmesartan, lapatinib, metotressato, e valsartan)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di disturbi epatici, renali, polmonari o respiratori, problemi alla vista, agli occhi o alla pelle, problemi cardiaci, pressione alta, iperglicemia o diabete, in caso di esposizione a lungo termine al sole

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

 

È sempre importante informare medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di eltrombopag.

Durante il trattamento è consigliabile evitare attività associabili al rischio di emorragie o traumi.

Right Arrow