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Chitosano

Chitosano

 

Che cos’è il chitosano?

Si tratta di un carboidrato, un polisaccaride ricavato a cominciare dall’esoscheletro (lo scheletro esterno) dei crostacei, nello specifico del granchio, dei gamberetti e dell’astice.

 

A cosa serve il chitosano?

Il chitosano può collaborare a minimizzare l’assorbimento del colesterolo e dei grassi esistenti nei cibi. Si consiglia contro il colesterolo elevato, l’obesità e la patologia di Crohn e per curare le complicanze della dialisi (compresa l’ipercolesterolemia). Si consiglia anche in forma di gomme da masticare per prevenire la carie.

L’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha avvallato l’indicazione secondo cui il chitosano collabora alla conservazione dei livelli di colesterolo nel sangue nella norma. Questo claim si può usare solamente in presenza di prodotti che danno un apporto giornaliero di 3 grammi di chitosano. Inoltre deve essere accompagnato dall’informazione secondo cui si possono trarre effetti benefici possono con l’assunzione quotidiana di 3 grammi di chitosano.

Altri claim, tipo quello secondo cui il chitosano potrebbe collaborare a mantenere controllato il peso o a dimagrire facendo diminuire la quantità di grassi assorbiti dal cibo, o quello secondo cui avrebbe un effetto lassativo senza irritare l’intestino, non sono invece stati autorizzati dall’Efsa per la carenza di abbastanza prove scientifiche per legittimarli.

 

Avvertenze ed eventuali controindicazioni

L’assunzione di integratori a base di chitosano può disturbare l’assunzione dell’anticoagulante warfarin. In presenza di dubbi è meglio farsi consigliare dal proprio dottore.

Gli integratori a base di chitosano da prendere per bocca vengono ritenuti sicuri anche se presi per sei settimane consecutive, però non ci sono informazioni riguardo la loro sicurezza se presi in gravidanza. Inoltre durante la terapia possono apparire degli effetti collaterali, nello specifico leggeri disturbi allo stomaco, costipazione o meteorismo.

Si è ipotizzato che il chitosano possa provocare reazioni allergiche in soggetti che allergici ai crostacei, anche se l’allergia a questi cibi dipende da proteine esistenti nella carne e non nell’esoscheletro da cui viene prelevato questo polisaccaride.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione del dottore. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Beta-ecdisterone

Beta-ecdisterone

 

Che cos’è il beta-ecdisterone?

Si tratta di un ormone generato dagli invertebrati, in cui monitora processi tipo differenziamento cellulare, crescita e sviluppo. Inoltre viene prodotto anche da certi animali acquatici e piante e si può sintetizzare in laboratorio a cominciare dal colesterolo.

 

A cosa serve il beta-ecdisterone?

Il beta-ecdisterone si usa per accrescere i livelli di testosterone, un ormone collegato alla crescita della forza e della massa muscolare. Anche il beta-ecdisterone collaborerebbe all’aumento della massa muscolare; prenderlo potrebbe favorire la sintesi delle proteine e del glicogeno (la riserva di zuccheri dell’organismo), l’attività del fegato, un giusto metabolismo dei lipidi, la produzione di tessuto osseo e la calcificazione delle ossa, e bilancerebbe positivamente il funzionamento del sistema immunitario.

 

Ad oggi molti integratori a base di beta-ecdisterone vengono consigliati per facilitare la crescita della massa muscolare e ottimizzare le prestazioni atletiche. Nello specifico, l’ecdisterone collaborerebbe ad accrescere la resistenza, pungolare il metabolismo, affinare il funzionamento dei nervi, facilitare la produzione di globuli rossi, diminuire la glicemia, minimizzare il tessuto adiposo, perfezionare la salute di molti organi e prevenire la perdita di massa muscolare.

Non esistono però prove definitive della loro efficacia e non risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia promosso claim che ne giustifichino la potenziale efficacia quando vengono presi agli scopi proposti.

 

Avvertenze ed eventuali controindicazioni

L’assunzione di integratori di beta-ecdisterone non pare essere collegata al pericolo di specifici effetti collaterali. Nello specifico, l’ecdisterone non condurrebbe alla crescita di caratteristiche tipicamente maschili, non sarebbe tossico per il fegato, non avrebbe effetti collaterali sui testicoli e non verrebbe tramutato in composti estrogenici.

Prima di prendere prodotti di questo tipo è però sempre meglio consigliarsi con il proprio dottore per non incorrere in possibili controindicazioni. Inoltre è bene rammentare che non ci sono abbastanza prove per provarne la sicurezza durante gravidanza e allattamento.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione medica. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Artemisia

Artemisia

 

Che cos’è l’artemisia?

Si tratta di un arbusto che cresce solitamente in Nord Africa e Medio Oriente. Certe sue parti si usano a scopo medicinale.

 

A cosa serve l’artemisia?

Certi composti esistenti nell’artemisia parrebbero capaci di uccidere parassiti e batteri; altri, invece, potrebbero far diminuire il livello di zuccheri nel sangue.

 

Tra le proposte d’utilizzo, c’è la cura della tosse, dei disturbi gastrointestinali, del raffreddore, del morbillo, dell’ittero, dell’ansia, del battito cardiaco irregolare e della debolezza muscolare. Inoltre l’artemisia si consiglia per curare certe parassitosi, tipo il noto verme solitario, e certi studi suggeriscono che l’estratto acquoso di artemisia potrebbe facilitare la riduzione dei livelli di zuccheri nel sangue in presenza di diabete di tipo 2.

Le prove a supporto degli ipotizzati benefici dell’artemisia non sono però abbastanza per certificare la validità di queste proposte d’utilizzo. Inoltre non pare che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia autorizzato claim che supportino queste o altre indicazioni d’utilizzo dell’artemisia.

 

Avvertenze ed eventuali controindicazioni

I dati di sicurezza dell’artemisia sono pochi; in certi casi la sua assunzione è stata collegata a un calo della pressione o della frequenza cardiaca.

Vista la sua potenziale capacità di far diminuire gli zuccheri nel sangue, l’artemisia potrebbe intensificare l’effetto dei medicinali usati per diminuire la glicemia (i cosiddetti medicinali antidiabetici) la cui posologia potrebbe dover essere cambiata proprio a ragione dell’assunzione di artemisia. Per questo prima di cominciare una cura a base di prodotti in cui è contenuta è meglio domandare consiglio al proprio dottore. I pazienti in cura con antidiabetici che prendono anche artemisia, dovrebbero controllare spesso i livelli degli zuccheri nel sangue. L’assunzione di artemisia dovrebbe venire interrotta almeno due settimane prima di eventuali interventi chirurgici programmati.

Infine, non si consiglia di prendere artemisia durante la gravidanza e l’allattamento.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono solo indicazioni generali e non soppiantano in nessuna maniera l’opinione medica. Per assicurarsi un’alimentazione sana e bilanciata è sempre meglio fare affidamento sui consigli del proprio medico curante o di un esperto nutrizionista.

Fondaparinux

Fondaparinux

 

S’impiega al fine di prevenire la formazione di coaguli di sangue che può essere associata ad alcuni interventi chirurgici.

E’ altresì utilizzato – in combinazione con il warfarin – per trattare trombi presenti nei vasi sanguigni di gambe o polmoni.

 

Che cos’è il fondaparinux?

E’ un anticoagulante che inibisce uno dei passaggi del processo di coagulazione del sangue, riducendo così il rischio di formazione o ingrandimento di coaguli indesiderati.

 

Come si assume il fondaparinux?

Si somministra mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del fondaparinux

Può ridurre il livello di piastrine nel sangue e influenzare il risultato di alcune analisi di laboratorio.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

rash, irritazioni, lievi emorragie, o prurito al punto di iniezione

disturbi del sonno

 

È importante avvisare subito il medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o sangue nelle feci

stato di confusione

difficoltà nel camminare

svenimenti

stato febbrile

aumento delle perdite da una ferita

scomparsa dell’appetito

epistassi

debolezza da un singolo lato del corpo

pallore

urine rosa o rosse

capogiri o mal di testa (gravi o persistenti)

stanchezza, debolezza, nausea o vomito (forti o persistenti)

difficoltà a parlare

gonfiore a caviglie, piedi o mani

pizzicore o intorpidimenti (soprattutto a gambe e piedi) e debolezza muscolare

emorragie e lividi

vomito che sembra caffè

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in presenza di problemi renali, piastrine basse e presenza di anticorpi antipiastrine, infiammazioni cardiache di origine batterica, emorragie o disturbi emorragici e se si pesa meno di 50 kg.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare Fans, inibitori delle piastrine, proteina C attivata, anticoagulanti, inibitori diretti del fattore Xa, inibitori diretto della trombina, salicilati e qualunque altro farmaco che può influenzare le piastrine)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di disturbi alla vista causati dal diabete, disturbi emorragici, emorragie cerebrali, problemi renali, epatici o gastrointestinali, malattie del sangue, pressione alta

in caso di recenti o programmati interventi chirurgici al cervello, alla spina dorsale o gli occhi

in caso di iniezioni spinali

in presenza di un catetere epidurale

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

se si pesa poco

in caso di ictus

È sempre importante far sapere medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di fondaparinux.

Gabapentin

Gabapentin

 

S’impiega in particolar modo nel trattamento delle nevralgie causate dall’herpes in età adulta, nel trattamento delle convulsioni (negli adulti e nei bambini che hanno già compiuto 3 anni) e nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo.

 

Che cos’è il gabapentin?

Esso agisce sulle molecole chimiche ed i nervi che sono coinvolti nella generazione delle convulsioni e di alcune forme di dolore.

 

Come si assume il gabapentin?

Si somministra via bocca. È disponibile in forma di soluzione, capsule e compresse. Alcune formulazioni richiedono l’assunzione a stomaco pieno.

 

Effetti collaterali del gabapentin

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

sensazione di sonnolenza

fauci secche

appannamento della vista

scariche di diarrea

mani o piedi gonfi

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

emorragie o lividi

pizzicore, intorpidimenti, dolori o debolezza a livello muscolare

dolore alla parte alta dello stomaco

scomparsa dell’appetito

urine scure

ittero

dolore a livello toracico

battito irregolare

fiato corto

stato di confusione

senso di nausea

conati di vomito

gonfiori

rapido aumento di peso corporeo

minzione ridotta o assente

tosse, febbre o difficoltà respiratorie nuove o in peggioramento

rapidi movimenti degli occhi avanti e indietro

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sbalzi d’umore o del comportamento

stato d’ansia o sintomi depressivi

irrequietezza, iperattività, agitazione, ostilità,

istinti al suicidio

convulsioni in aumento

febbre, ghiandole gonfie, dolori o sintomi simil-influenzali

gravi reazioni a livello cutaneo

Nel caso di bambini è opportuno contattare un medico anche in caso di:

mutamenti del comportamento

problemi alla memoria

difficoltà di concentrazione

comportamento aggressivo, ostile o irrequieto

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare farmaci che inducono sonnolenza o che possono rallentare il respiro, idrocodone, morfina e naprossene

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie ai reni, al fegato o al cuore

se si lavora in turni notturni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

In caso di cura con antiacidi è necessario lasciar trascorrere almeno 2 ore tra la loro assunzione e quella di gabapentin.

E’ altresì opportuno rammentare che l’alcol può aggravare alcuni degli effetti collaterali del farmaco.

Può alterare le capacità di guida o di eseguire attività pericolose o che richiedono attenzione.

Gadobrutolo

Gadobrutolo

 

Viene impiegato per diagnosticare alcuni disturbi al sistema nervoso centrale.

Trova altresì utilizzo nella diagnosi del tumore al seno.

 

Che cos’è il gadobrutolo?

Si tratta di un agente di contrasto che produce effetti magnetici. Permette di visualizzare più chiaramente organi, vasi sanguigni e altri tessuti (esclusi quelli delle ossa) nel corso di una risonanza magnetica.

 

Come si assume il gadobrutolo?

Viene somministrato tramite infusione in vena.

 

Effetti collaterali del gadobrutolo

In caso di malattie renali in stato avanzato, il suo impiego può causare gravi problemi di salute; fra i sintomi che possono segnalarne la presenza si possono includere:

bruciore, prurito, gonfiore e ispessimento o indurimento della cute

debolezza a livello muscolare

rigidità delle articolazioni di braccia, mani, gambe o piedi

dolore alle ossa a livello di costole o anca

difficoltà nel movimento

arrossamenti o decolorazione dell’epidermide

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

mal di testa

insolito o sgradevole sapore in bocca

senso di nausea

sensazione di freddo, caldo, dolore o bruciore nel punto di iniezione

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

problemi ai reni

forti dolori, bruciori o irritazione alla zona di iniezione

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare ai mezzi di contrasto)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di pressione alta, malattie epatiche, malattie renali, diabete, asma, febbre da fieno, convulsioni

in caso di recenti traumi, interventi chirurgici o gravi infezioni

in caso di dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Glatiramer

Glatiramer

 

S’impiega nel trattamento della sclerosi multipla e per prevenirne le ricadute.

 

Che cos’è il glatiramer?

E’ una combinazione di quattro aminoacidi che esplicano la loro azione influenzando il funzionamento del sistema immunitario.

 

Come si assume il glatiramer?

Viene somministrato tramite iniezioni.

 

Effetti collaterali del glatiramer

Fra i suoi possibili effetti avversi del glatiramer sono inclusi arrossamenti, lieve dolore, gonfiori, bozzi o cambiamenti dell’aspetto della pelle a livello del sito di iniezione.

È importante notiziare il medico in caso di sensazioni di ansia, colpi al petto, difficoltà respiratorie, calore, prurito, pizzicore, sensazione di restringimento a livello della gola durante la somministrazione del farmaco.

 

È importante avvisare subito il curante anche in caso di:

rash

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

vampate di calore

battito pesante o irregolare

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al mannitolo)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

delle malattie di cui si soffre (o si è in pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura è importante seguire le indicazioni del medico circa sia alimentazione che attività fisica.

Il trattamento non deve essere interrotto senza previa autorizzazione medica.

Follitropina beta

Follitropina beta

 

S’impiega al fine di aumentare le probabilità di ovulazione e gravidanza o per aumentare la produzione degli spermatozoi.

 

Che cos’è la follitropina beta?

Essa esplica la sua azione promuovendo la produzione e il rilascio di ovociti da parte delle ovaie e stimolando la produzione di spermatozoi da parte dei testicoli.

 

Come si assume la follitropina beta?

Viene somministrata mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali della follitropina beta

Il trattamento con tale farmaco può essere associato a torsione ovarica, gravidanze ectopiche, sindrome da iperstimolazione ovarica e gravidanze multiple. Può anche incrementare il rischio di formazione di gravi trombi.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

acne

senso di nausea

fastidi allo stomaco

sensazione di stanchezza

lievi dolori, lividi, gonfiori o arrossamenti al punto di iniezione

sensibilità della mammella o aumento del suo volume

mal di testa

lieve mal di stomaco

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

anomali emorragie vaginali

forte dolore pelvico

difficoltà a respirare

dolori o gonfiori allo stomaco

persistenti dolori, gonfiori, lividi o arrossamenti al punto di iniezione

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di impossibilità delle ovaie di produrre ovociti o dei testicoli di produrre spermatozoi, problemi non controllati alla tiroide, all’ipofisi o al surrene, emorragie vaginali abbondanti o di causa ignota, cisti ovariche o ingrossamenti delle ovaie non associate a una sindrome dell’ovaio policistico, tumori al seno, all’ovaio, all’utero, ai testicoli, all’ipotalamo o all’ipofisi.

Prima del trattamento è consigliabile far sapere al medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri prodotti a base di ormoni – come la follitropina alfa – alla streptomicina o alla neomicina), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di trombi, problemi alle tube di Falloppio, cisti ovariche, torsione ovarica o sindrome dell’ovaio policistico

in caso di forte sovrappeso

in caso di elevato rischio di trombi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Follitropina alfa

Follitropina alfa

 

Si utilizza maggiormente all’interno di trattamenti contro l’infertilità nei confronti di donne che non riescono a rimanere incinte.

 

Che cos’è la follitropina alfa?

Promuove lo sviluppo degli ovociti nelle ovaie.

 

Come si assume la follitropina alfa?

Di solito si somministra tramite iniezioni sottocutanee.

 

Effetti collaterali della follitropina alfa

Il trattamento con questo farmaco può determinare gravidanze multiple.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

seno dolente

fastidio, dolore o leggeri lividi a livello del sito di iniezione

mal di testa

lievi male allo stomaco o senso di nausea

infiammazione dei seni nasali

male alla gola

naso chiuso

 

È importante rivolgersi subito alle cure di un medico in caso di:

rash

anomale emorragie vaginali

dolore o sensibilità ai polpacci

stato di confusione

minzione ridotta

scariche di diarrea

stato febbrile

debolezza a un singolo lato del corpo

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sbalzi d’umore o del comportamento

stato d’ ansia

attacchi di panico

difficoltà nel dormire

dolore, fastidio o gonfiore allo stomaco forti o persistenti

dolore pelvico o alla schiena forte o persistente

nausea forte o persistente

fiato corto

difficoltà nel parlare

improvviso e ingiustificato aumento di peso

prurito, perdite o cattivo odore vaginale

problemi visivi

conati di vomito

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicata in caso di cisti ovariche o ingrossamenti non associati a una sindrome dell’ovaio policistico e sospetta gravidanza, insufficienza ovarica primitiva, problemi alla tiroide o al surrene non controllati, tumori sensibili all’azione degli ormoni, tumori all’ipofisi, lesioni o tumori cerebrali, tumori agli organi femminili, emorragie irregolari o forti da utero o vagina.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al surrene o alla tiroide, emorragie delle vie urinarie, trombi o problemi respiratori

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

La follitropina alfa può compromettere le capacità di guida o di eseguire in sicurezza attività pericolose; questo effetto collaterale può essere aggravato dall’assunzione di alcol e da alcuni medicinali.

Flupentixolo

Flupentixolo

 

Viene utilizzato per la cura della schizofrenia e della depressione.

 

Che cos’è il flupentixolo?

E’ un farmaco antipsicotico il cui meccanismo d’azione non è stato ancora del tutto delucidato; si ritiene comunque che i suoi effetti antidepressivi, ansiolitici e stabilizzanti dell’umore dipendano dalla sua capacità di bloccare i recettori per il neurotrasmettitore dopamina presenti nel sistema nervoso centrale.

 

Come si assume il flupentixolo?

Può essere somministrato tramite iniezioni intramuscolari o per via orale.

 

Effetti collaterali del flupentixolo

Può anche aumentare la sensibilità della pelle alla luce solare e alterare il livello di glucosio nel sangue. Può aumentare altresì il rischio di istinti suicidi, soprattutto negli individui predisposti. Infine, può incrementare il rischio di sindrome neurolettica maligna.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

sensazione di sonnolenza

mal di testa

fauci secche

appannamento della vista

tempi di reazione rallentati

 

È opportuno contattare subito il curante in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

perdita di liquidi dal capezzolo

problemi mestruali

battito accelerato

stato di costipazione

scariche di diarrea

minzione difficoltosa

rigidità a livello muscolare

febbre molto alta

sensazione di confusione

sudorazioni

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

istinti suicidi

irrequietezza o agitazione

movimenti incontrollati

variazioni del peso corporeo

stato d’insonnia

sbalzi d’umore

problemi alla sfera sessuale

aumento del volume delle mammelle

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della cura è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di Parkinson, glaucoma, miastenia gravis, ittero, malattie del sangue, feocromocitoma, porfiria, malattie cardiache o vascolari, problemi epatici, renali, alla tiroide o alla prostata, disturbi respiratori, epilessia e diabete

in caso di donne gravide o in allattamento

 

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di flupentixolo.

Il trattamento della schizofrenia prevede di solito l’assunzione di flupentixolo a lungo termine; la terapia non deve essere interrotta improvvisamente o senza alcun consenso medico.

La cura della depressione potrebbe richiedere anche dalle 2 alle 4 settimane prima di produrre significativi benefici. Anche in tal caso, non bisogna interrompere la terapia senza il consenso del medico.

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