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Lornoxicam

Lornoxicam

 

Viene impiegato – in particolar modo – nel trattamento dell’artrosi, della spondilite anchilosante, dell’artrite reumatoide e, in generale, del dolore.

 

Che cos’è il lornoxicam?

Il farmaco agisce inibendo la sintesi delle prostaglandine, molecole coinvolte nei processi infiammatori. Si tratta di un farmaco antinfiammatorio non steroideo (Fans).

 

Come si assume il lornoxicam?

Può somministrarsi per via orale (tramite iniezioni intramuscolari o attraverso infusioni in vena).

 

Effetti collaterali del lornoxicam

Può causare , trombocitopenia, leucopenia, ipertensione, anemia, palpitazioni e reazioni cutanee.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

fauci secche

dispepsia

ipotensione

sintomi depressivi

tosse

senso di nausea

conati di vomito

rinite

capogiri

vertigini

mal di testa

stato di agitazione

crampi alle gambe

stato di nervosismo

flatulenza

sensazione di sonnolenza

scariche di diarrea

mialgia

tachicardia

stato di costipazione

insonnie notturne

stato di nervosismo

acufeni

dolori a livello addominale

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato in caso di ipovolemia, ulcera peptica, gravidanza, allattamento, insufficienza cardiaca, emorragie gastrointestinali o cerebrovascolari, gravi problemi renali o epatici e disidratazione. Non deve essere inoltre somministrato ai neonati e a bambini in età pediatrica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in pregresso

se si soffre (o si è sofferto in passato) di problemi renali, convulsioni oppure ulcere o emorragie gastrointestinali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Lutropina alfa

Lutropina alfa

 

Si prescrive a donne con problemi di fertilità al fine di stimolare l’ovulazione.

 

Che cos’è la lutropina alfa?

Essa agisce come l’ormone luteinizzante, stimolando la produzione dell’estradiolo e promuovendo quindi l’ovulazione.

 

Come si assume la lutropina alfa?

Di solito si somministra mediante iniezioni sottocutanee.

 

Effetti collaterali della lutropina alfa

Il trattamento con talee medicinale può essere associato a gravidanze multiple

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di costipazione

scariche di diarrea

meteorismo

mal di testa

senso di nausea

sensazione di stanchezza

arrossamenti, dolore o gonfiori al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

dolore o gonfiore allo stomaco

ingiustificato aumento di peso

dolore al seno

ridotta minzione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

forte dolore pelvico

nausea, vomito o diarrea forti o persistenti

fiato corto

dolore, sensibilità, arrossamenti o gonfiori alle gambe

 

Controindicazioni e avvertenze

Il suo utilizzo può essere controindicato in presenza di masse a livello del cervello, emorragie dall’utero di causa ignota, tumori agli organi o alle vie riproduttive, tumori dipendenti da estrogeni, alcuni problemi alle ovaie, disturbi non controllati della tiroide o al surrene. Non deve inoltre essere somministrata durante la gravidanza.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi alla tiroide o al surrene, emorragie vaginali, sindrome da iperstimolazione ovarica o tumori

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Levocarnitina

Levocarnitina

 

Si prescrive per trattare le carenze di carnitina o nei confronti di pazienti con problemi metabolici che possono portare alla riduzione dei livelli di questa molecola.

 

Che cos’è la levocarnitina?

Il farmaco esplica la su azione supplendo a carenze di carnitina dovute a una sintesi insufficiente da parte dell’organismo.

 

Come si assume la levocarnitina?

Può somministrarsi via bocca o mediante infusione in vena.

 

Effetti collaterali della levocarnitina

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

cattivo sapore in bocca

scariche di diarrea

lieve debolezza a livello muscolare

senso di nausea

crampi allo stomaco

cattivi odori

conati di vomito

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sintomi convulsivi

 

Controindicazioni e avvertenze

A cura in corso non bisogna assumere prodotti contenenti D,L-carnitina (vitamina BT) senza previo consulto medico.

Prima dell’assunzione è inoltre importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno assumendo o che si sono assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali o convulsioni

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Leuprolide

Leuprolide

 

S’impiega principalmente per trattare i sintomi del tumore alla prostata, ma può essere somministrata ad altri scopi anche alle donne.

 

Che cos’è la leuprolide?

Stimolando la sovrapproduzione di alcuni ormoni, questo farmaco arresta temporaneamente la sintesi del testosterone (negli uomini) e degli estrogeni (nelle donne).

 

Come si assume la leuprolide?

Può somministrarsi mediante iniezioni o impianto sottocutaneo.

 

Effetti collaterali della leuprolide

Può interagire con l’ovulazione, ma durante il trattamento è comunque possibile rimanere incinte. Il farmaco interferisce altresì con l’azione dei contraccettivi ormonali.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

prurito o perdite a livello vaginale

emorragie (nelle bambine nella prima settimana di trattamento)

gonfiore diffuso

aumento di peso corporeo

minzione problematica

riduzione della dimensione dei testicoli

sbalzi d’umore

vampate di a calore

sudorazioni

acne

rash

prurito

mal di testa

dolori (articolari, alla schiena o generalizzati)

sintomi di un’influenza o di un raffreddore

stato di debolezza

sensazione di stanchezza

difficoltà a respirare

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

gonfiore

rapido aumento di peso corporeo

conati di vomito

stato di confusione

rallentamento del battito

polso debole

svenimenti

rallentamento del respiro

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

dolore a livello osseo

problemi nei movimenti

arrossamenti o fastidi al punto di iniezione

dolore o sensazioni insolite alla schiena

intorpidimenti, debolezza o formicolii a piedi o gambe

debolezza a livello muscolare

incapacità di utilizzare i muscoli

perdita del controllo dell’intestino o della vescica

problemi al fegato

improvviso dolore o fastidio al petto

respiro sibilante

tossa secca

minzione dolorosa o difficoltosa

sete o minzione in aumento

sensazione di fame

fauci secche

alito che sa di frutta

sensazione di sonnolenza

cute secca

sintomi di un infarto

sintomi di un ictus

dolore diffuso

bruciore

lividi

 

Controindicazioni e avvertenze

Non deve essere assunta durante la gravidanza e l’allattamento. Potrebbe essere anche controindicata in caso di emorragie vaginali anomale; alcune formulazioni non sono indicate per la somministrazione a donne e bambini.

Prima del trattamento è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare istrelina, nafarelin e più in generale antibiotici, farmaci antitumorali, buserelina, goserelina, antidepressivi e psicofarmaci)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue, epilessia, asma, emicrania, malattie renali, depressione, emorragie vaginali anomale, fattori di rischio per l’osteoporosi, diabete, pressione alta, colesterolo alto, malattie cardiache, scompenso cardiaco congestizio, sindrome del QT lungo, tumori alla colonna vertebrale, sangue nelle urine e difficoltà di minzione

in caso di recente aumento di peso corporeo

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Letrozolo

Letrozolo

 

Viene prescritto nel trattamento di tumori al seno in fase precoce; ciò nei confronti di donne che sono in trattamento con tamoxifene da cinque anni, soggetti in post menopausa che hanno già affrontato altri trattamenti (ad esempio radioterapia o asportazione chirurgica della massa tumorale) o il cui tumore ha già metastatizzato o è peggiorato durante il trattamento con tamoxifene.

 

Che cos’è il letrozolo?

Esso diminuisce la quantità di ormoni estrogeni prodotti dall’organismo; in tal modo può contribuire a bloccare la crescita di alcune forme di tumore al seno le cui cellule necessitano di questi ormoni per proliferare.

 

Come si assume il letrozolo?

Si somministra via bocca sotto forma di compresse da assumere, in genere, una volta al giorno.

 

Effetti collaterali del letrozolo

Fra i possibili suoi effetti indesiderati si possono includere:

male allo stomaco

variazioni di peso corporeo

dolori muscolari, articolari o alle ossa

eccessiva stanchezza

mal di testa

capogiri

stato di debolezza

gonfiore a mani, piedi, caviglie o polpacci

vampate di calore

sudorazioni notturne

senso di nausea

conati di vomito

calo dell’appetito

stato di costipazione

scariche di diarrea

bruciori allo stomaco

stato d’insonnia

irritazioni o perdite a livello vaginale

dolore al seno

perdita dei capelli

appannamento della vista

 

È opportuno contattare immediatamente un medico in caso di:

lividi o emorragie

dolore alla parte destra alta dello stomaco

ittero

sintomi simil-influenzali

dolore, riscaldamento o pesantezza alla schiena o ai polpacci

forte mal di testa

problemi improvvisi a parlare

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

improvvisa debolezza o intorpidimento di un braccio o di una gamba

 

Controindicazioni e avvertenze

Il letrozolo dovrebbe essere assunto solo dopo la menopausa o se non si possono avere figli.

Prima della cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare farmaci contenenti raloxifene, estrogeni e tamoxifene)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di osteoporosi, colesterolo alto o malattie epatiche

in caso di donne gravide in fase di allattamento

La cura può durare anche diversi anni e non deve mai essere interrotto senza il benestare del medico.

L’assunzione di letrozolo può influenzare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Lenalidomide

Lenalidomide

 

Si prescrive per trattare l’anemia associata a sindrome mielodisplasica. E’ anche utilizzata, in combinazione con il desametasone, nella cura di alcuni casi di mieloma multiplo e trova applicazione nel linfoma mantellare.

 

Che cos’è la lenalidomide?

Il farmaco influenza il funzionamento del sistema immunitario, sebbene il suo esatto meccanismo di funzionamento non sia noto.

 

Come si assume la lenalidomide?

Si somministra via bocca, sotto forma di capsule.

 

Effetti collaterali della lenalidomide

Può ridurre il numero di piastrine e le capacità di combattere le infezioni. Può altresì causare gravi danni al fegato e reazioni cutanee.

Nei pazienti oncologici è associata al rischio di sindrome da lisi tumorale, mentre in caso di leucemia linfocitica acuta aumenta il rischio a livello cardiologico.

Infine, in caso di mieloma multiplo può incrementare il rischio di comparsa di altri tumori.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

sudorazioni notturna o in aumento

scomparsa dell’appetito

lieve mal di stomaco

senso di nausea

stato d’indolenza

naso chiuso o che cola

alterazione del gusto

male alla schiena

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

fauci secche

pelle secca

mal di testa

sensazione di stanchezza

stato di insonnia

conati di vomito

stato di debolezza

calo di peso

 

È importante ricorrere immediatamente alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

appannamento della vista

bruciori, intorpidimenti o pizzicori

dolore alle ossa (forte o persistente)

mal di testa, capogiri o dolore allo stomaco (forti o persistenti)

debolezza o stanchezza (forti o persistenti)

improvvise o ingiustificate variazioni di peso

gonfiore a mani, caviglie o piedi

ghiandole gonfie

stati emorragici

infezioni

tremori vari

difficoltà di minzione

svenimenti

battito accelerato, irregolare o rallentato

dolori a livello articolare

problemi psicologici o disturbi dell’umore

dolore, debolezza o crampi a livello muscolare

dolore, intorpidimenti, pizzicore, sensibilità, arrossamenti o gonfiori a braccia o gambe

riduzione del senso del tatto

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicato l’impiego in caso di gravidanza o di leucemia linfatica cronica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare alla talidomide), ad alimenti o ad altre sostanze

se si è intolleranti al lattosio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare estrogeni, progestinici, digossina, agenti eritropoietici, medicinali che possono danneggiare il fegato e qualsiasi farmaco che può aumentare il rischio di emorragie o trombi)

in caso di assunzione di contraccettivi ormonali, se si assumono anche inibitori della proteasi dell’HIV, griseofulvina, carbamazepina, rifampicina, rifabutina, penicillina, amoxicillina, ampicillina o altri antibiotici, iperico, modanafil o fenitoina

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di tumori, anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue, pressione alta, colesterolo alto, problemi cardiovascolari, problemi ai reni o al fegato, disturbi ereditari, problemi ematologici e infezioni

in caso di dialisi

se si è fumatori

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura e nelle 4 settimane successive alla sua interruzione, i pazienti non devono donare sangue, sperma o spermatozoi e devono evitare rapporti con donne incinte o che potrebbero rimanere incinte. Inoltre, le partner degli uomini in trattamento devono consultarsi col medico nel caso in cui restino incinte. Le donne in cura devono invece utilizzare opportuni strumenti contraccettivi al fine di evitare una gravidanza.

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo di lenalidomide.

Il trattamento può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto avverso può essere aggravato dal consumo di alcol e dall’assunzione di alcuni medicinali.

Latanoprost

Latanoprost

 

Si prescrive per trattare l’ipertensione oculare ed il glaucoma ad angolo aperto.

 

Che cos’è il latanoprost?

Esso riduce la pressione nell’occhio, aumentando il drenaggio di fluidi dal suo interno. Si tratta di un analogo delle prostaglandine.

 

Come si assume il latanoprost?

Si somministra sotto forma di collirio.

 

Effetti collaterali del latanoprost

Può far diventare l’iride marrone e inscurire le palpebre.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

bruciore, secchezza, prurito o sensazione di punture all’occhio

sensazione di corpo estraneo nell’occhio

lacrimazione in aumento

appannamento della vista

variazioni nella crescita delle ciglia

sintomi di un raffreddore

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

palpebra o iride più scuri

infiammazione, secrezioni, irritazione, dolore, arrossamenti o gonfiore dell’occhio o della palpebra

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

problemi visivi

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in caso di herpes oftalmico e se si stanno assumendo altri farmaci simili (ad esempio bimatoprost)

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di infiammazioni agli occhi (ad esempio uveiti), herpes oftalmico o forme di glaucoma diverse da quella ad angolo aperto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

in caso di infezioni, gonfiori o traumi agli occhi

in caso di lenti intraoculari

in caso di programmato intervento chirurgico agli occhi

 

Le lenti a contatto morbide possono assorbire il farmaco. E’ perciò necessario rimuoverle prima dell’applicazione e reinserirle almeno 15 minuti dopo la somministrazione del farmaco. Bisogna infine rammentare che il collirio può alterare le capacità visive, riducendo in tal modo la capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Latanoprost + timololo

Latanoprost + timololo

 

Viene impiegato nella cura dell’ipertensione oculare e del glaucoma ad angolo aperto.

Si ricorre solitamente a questa combinazione di farmaci quando altri trattamenti siano risultati inefficaci e solo a partire dai 18 anni di età.

 

Che cos’è il latanoprost + timolo?

Esso aumenta il drenaggio dei fluidi dall’occhio e riduce la formazione di nuovo liquido al suo interno.

 

Come si assume il latanoprost + timolo?

Viene somministrato sotto forma di collirio.

 

Effetti collaterali del latanoprost + timolo

Può mascherare i sintomi di un’ipoglicemia e di un ipotiroidismo. Può inoltre mutare il colore degli occhi, rendendoli più scuri.

Fra gli altri suoi potenziali effetti indesiderati si possono includere:

secchezza a livello oculare

problemi alla vista

distacco retinico

ciste dell’iride

acufene

peggioramento dell’angina

battito rallentato, accelerato o altre anomalie del ritmo cardiaco

edema

palpitazioni

scompenso cardiaco (anche congestizio)

bassa pressione

sindrome di Raynaud

congiuntivite

ipoglicemia

sintomi depressivi

calo della memoria

mani e piedi freddi

asma

irritazione, arrossamento o dolore agli occhi

stato d’insonnia

incubi notturni

capogiri

appannamento della vista

lacrimazione in aumento

infiammazione delle palpebre e palpebra calante

mal di testa

herpes oftalmico

pizzicore o intorpidimento dell’epidermide

riduzione del flusso ematico al cervello

peggioramento nei sintomi della miastenia gravis

alterazione delle ciglia e dei peli intorno agli occhi

gonfiore attorno agli occhi

gonfiore dell’iride

edema maculare

cheratite

svenimenti improvvisi o sensazione di svenimento

ictus

fiato corto

broncospasmo

tosse

senso di nausea

scariche di diarrea

dispepsia

fauci secche

alterazione del senso del gusto

indigestione

dolore a livello addominale

conati di vomito

pelle che diventa più scura

alopecia

rash psoriasiforme

peggioramento di rash e psoriasi preesistenti

problemi alla sfera sessuale

dolori a livello articolare o muscolare

debolezza o stanchezza a livello muscolare

senso di affaticamento

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

e se uno qualsiasi dei possibili effetti indesiderati sopra elencati appare serio o persistente.

 

Controindicazioni e avvertenze

Può esserne controindicata l’assunzione in caso di disturbi cardiaci, gravidanza, asma e bronchite ostruttiva cronica.

Prima dell’assunzione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare a beta-bloccanti), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare farmaci per abbassare la pressione, prostaglandine o loro analoghi o derivati, farmaci cardiovascolari, antidiabetici, chinidina, antidepressivi, beta-bloccanti, adrenalina e clonidina)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi agli occhi, anomalie del ritmo cardiaco, problemi di circolazione, diabete, ipertiroidismo, angina o herpes oftalmico, problemi respiratori, asma o malattie polmonari ostruttive croniche, malattie coronariche, scompenso cardiaco, pressione bassa

in caso di interventi chirurgici agli occhi

qualora si utilizzino lenti a contatto

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È sempre importante fare sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo di latanoprost + timololo

Le lenti a contatto morbide possono assorbire il farmaco. Per questo motivo è necessario rimuoverle prima dell’applicazione e reinserirle almeno dopo 15 minuti dopo la somministrazione.

Bisogna anche attendere almeno 5 minuti prima di utilizzare eventuali altri colliri nonchè rammentare che il collirio può alterare le capacità visive, riducendo così la capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi.

Lapatinib

Lapatinib

 

S’impiega per trattare alcune forme avanzate o metastatiche di tumore al seno.

 

Che cos’è il lapatinib?

Questo farmaco inibisce l’azione di enzimi che promuovono la crescita delle cellule tumorali.

 

Come si assume il lapatinib?

Viene somministrato via bocca in combinazione con altri farmaci (capecitabina o letrozolo). Deve essere assunto almeno un’ora prima o dopo i pasti.

 

Effetti collaterali del lapatinib

Può causare la necrolisi epidermica tossica.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

scomparsa dell’appetito

assottigliamento o perdita dei capelli

piaghe alla bocca

senso di nausea

epistassi

arrossamenti o pizzicore a mani e piedi

sensazione di stanchezza

stato d’insonnia

pelle secca

alterazioni delle unghie

mal di testa

indigestione

conati di vomito

male alla schiena

scariche di diarrea

 

È bene contattare immediatamente un medico in caso di:

capogiri o sensazione di la testa leggera

battito accelerato o irregolare

feci pallide

persistente perdita dell’appetito

tosse grave o persistente

diarrea, nausea, vomito, crampi o dolori allo stomaco (gravi o persistenti)

forti dolore, arrossamento o gonfiore di mani o piedi

gravi stanchezza o debolezza

fiato corto

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

urine scure

lividi o emorragie

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

E’ controindicato nel caso in cui sia stato già assunto in passato, scatenando problemi epatici nonchè nel caso di alterazione dei livelli ematici di potassio o magnesio.

Prima di assumerlo è fondamentale informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare antifungini azolici, nefazodone, inibitori della proteasi, voriconazolo, carbamazepina, dexametasone, idantoine, nevirapina, fenobarbital, primidone, calcio antagonisti, farmaci contro la depressione, problemi cardiaci, farmaci che possono aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT (antiaritmici, arsenico, metadone, paliperidone, pentamidina, fenotiazine, pimozide, chinoloni, romidepsina, tacrolimus, terfendadina, toremifene, astemizolo, bepridile, clorochina, cisapride, dofetilide, dolasetron, domperidone, droperidolo, alofantrina, aloperidolo, iloperidone, ketolidi, macrolidi, maprotilina, alcuni antidepressivi triciclici, vandetanib e ziprasidone), atazanavir, rifamicine, iperico, digossina, midazolam e paclitaxel

se in passato si ha assunto un’antraciclina

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di problemi al fegato, al cuore o ai polmoni, battito cardiaco irregolare, problemi al midollo osseo, globuli bianchi o piastrine bassi, o livelli ematici di potassio o magnesio bassi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Durante la cura non bisogna mangiare pompelmo o berne il succo. Le donne in età fertile non devono inoltre utilizzare efficaci metodi contraccettivi.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di lapatinib.

Lanreotide

Lanreotide

 

S’impiega nel trattamento dell’acromegalia e dei tumori neuroendocrini del tratto gastrointestinale o del pancreas.

 

Che cos’è il lanreotide?

Si tratta di un analogo della somatostatina che riduce i livelli ematici di alcuni ormoni (ad esempio, l’ormone della crescita.

 

Come si assume il lanreotide ?

Di solito si somministra mediante iniezioni.

 

Effetti collaterali del lanreotide

Può causare aumenti o riduzioni del livello di zuccheri nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

stato di costipazione

scariche di diarrea

meteorismo

mal di testa

dolori a livello articolare

lievi dolori o fastidi allo stomaco

dolori a livello muscolare

senso di nausea

conati di vomito

calo di peso

dolore, prurito o bozzi al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

appannamento della vista

sintomi depressivi

capogiri

mal di testa (forti o persistenti)

nausea, mal di stomaco o vomito (forti o persistenti)

battito rallentato o irregolare

calcoli alla cistifellea

eccessive stanchezza o debolezza

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima dell’assunzione è importante informare il curante:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze (in particolare al lattice o alla plastica)

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti per il passato (in particolare chinidina, terfenadina, insulina, farmaci che possono rallentare il battito cardiaco, bromocriptina e ciclosporina)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi al fegato, alla tiroide, al pancreas, al rene o al cuore, calcoli o altri problemi alla cistifellea, pressione alta o diabete

in caso di dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

Il lanreotide può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

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