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Iopromide

Iopromide

 

S’impiega per fornire un’immagine chiara di organi come cervello, cuore e vasi sanguigni durante procedure diagnostiche come la Tac e l’angiografia.

 

Che cos’è la iopromide?

E’ un mezzo di contrasto iodato che migliora la visibilità di strutture interne al corpo.

 

Come si assume la iopromide?

Si somministra tramite infusione in una vena o in un’arteria.

 

Effetti collaterali della iopromide

Può causare gravi problemi renali.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

dilatazione delle pupille

bruciore, prurito e secchezza a livello oculare

acufeni

eccessiva lacrimazione o secrezioni oculari

sensazione di continuo movimento o rotazione

mal di testa

compromissione dell’udito

aumento della sensibilità degli occhi alla luce

palpebre o occhi arrossati, dolenti o gonfi

alterazioni nel gusto

problemi visivi

dolori o fastidi a livello addominale

acidità gastrica

stato di agitazione

gonfiori o meteorismo

dolori

bruciore, prurito, intorpidimenti o pizzicore

difficoltà nel movimento

fauci secche

aumento del tono muscolare, tensioni e rigidità muscolari

generale malessere

perdita delle capacità di coordinazione, della forza e dell’energia

senso di sonnolenza

rigonfiamenti e sensibilità delle ghiandole nel collo

cambiamenti alla voce

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

sensazione di caldo

vampate di calore

sangue nelle urine

scariche di diarrea

espettorato rosa

difficoltà a deglutire

vene del collo dilatate

estremo affaticamento

dolori a livello muscolare o articolare

scomparsa dell’appetito

dolore lombare o al fianco

stato di nervosismo

occhi o viso gonfi

lesioni rossastre sulla pelle

sensibilità al calore

piaghe o ulcere in bocca o sulle labbra

stato d’insonnia

minzione dolorosa, difficoltosa, urgente, frequente o ridotta

mal di testa

sudorazioni

cianosi

sintomi convulsivi

tosse

eccessiva sete

brividi e febbre

vomito o nausea

respiro sibilante

dolore o fastidio a braccia, mascella, schiena o collo

battito irregolare

pizzicore a mani o piedi

insoliti stanchezza, debolezza o aumento di peso

decolorazione della cute, desquamazione, bruciore, vesciche o sensazione di freddo

sensazioni spiacevoli o pallore a livello del punto di iniezione

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua, mani, polpacci o piedi

svenevolezza, capogiri o sensazione di testa leggera

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze, in particolare a mezzi di contrasto o allo iodio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare acido ipanoico, ipodato metformina, acido iocetamico, e tiropanoato)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di rinite allergica, asma, scompenso cardiaco congestizio, diabete, malattie reali, mieloma multiplo, disturbi della coagulazione, problemi cardiovascolari, ipertiroidismo, feocromocitoma, anemia falciforme, malattie dei vasi sanguigni, livelli elevati di proteine nel sangue o omocistinuria

in caso di disidratazione

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti della somministrazione di iopromide.

Inoltre è importante non assumere altri farmaci o medicinali senza previo consenso medico.

Interferone alfa-2b

Interferone alfa-2b

 

S’impiega per trattare alcune forme di leucemia, di linfoma e di epatite nonché di alcune malattie associate all’AIDS e dei condilomi acuminati.

Trova altresì utilizzo in combinazione con il trattamento chirurgico di alcune forme di cancro alla pelle.

 

Che cos’è l’interferone alfa-2b?

Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è noto ma si ritiene che esso agisca aiutando il sistema immunitario a combattere virus e cellule tumorali e che – allo stesso tempo – riduca la loro capacità di riprodursi.

 

Come si assume l’interferone alfa-2b?

Si somministra tramite iniezione.

 

Effetti collaterali dell’interferone alfa-2b

Può contenere albumina; per questo motivo vi è un raro rischio di malattia di Creutzfeldt-Jakob. L’assunzione di questo principio attivo può anche essere associata a gravi problemi epatici e polmonari, all’aumento della sensibilità della pelle alla luce solare e ad un possibile incremento dei livelli di zuccheri nel sangue.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

lievi sintomi simil-influenzali

senso di nausea

sensazione di stanchezza

conati di vomito

perdita di peso ccorporeo

stato di costipazione

scariche di diarrea

capogiri

fauci secche

assottigliamento dei capelli

sudorazione in aumento

scomparsa dell’appetito

lievi arrossamenti, gonfiori o prurito al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

cute arrossata, con vesciche, gonfia o che si desquama

forte dolore a livello lombare

capogiri o mal di testa gravi o persistenti

dolori o debolezza a livello muscolare gravi o persistenti

nausea, vomito o mal di stomaco forti o persistenti

difficoltà nel parlare

glicemia elevata

istinti suicidi o omicidi

emorragie o lividi

minzione ridotta

svenimenti

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

feci scure o sangue nelle feci

diarrea con sangue

stato di confusione

riduzione della concentrazione

battito accelerato o irregolare

problemi uditivi

febbre alta o persistente, brividi o mal di gola

sbalzi d’umore o del comportamento

debolezza a un singolo lato del corpo

dolore o intorpidimento a un braccio o a una gamba

persistente sensazione di freddo

problemi visivi

 

Controindicazioni e avvertenze

Ne può essere controindicato l’impiego in caso di problemi epatici, psichiatrici o del comportamento

Prima dell’utilizzo è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare anticoagulanti, flurouracile, teofilline, interleuchina-2, zidovudina e qualsiasi farmaco che potrebbe ridurre l’attività del sistema immunitario)

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi epatici, renali o cardiaci, battito cardiaco irregolare, problemi di pressione, diabete, malattie autoimmuni, cancro, problemi al midollo osseo, bassi livelli di cellule del sangue, problemi di coagulazione o disturbi emorragici o coaguli di sangue nei vasi sanguigni, colesterolo o lipidi elevati, epilessia o convulsioni, problemi polmonari, alla tiroide, gastrointestinali, agli occhi o alla vista, insonnia, infiammazione del pancreas, problemi al sistema immunitario, epatite B o C, infezioni da HIV o altre infezioni virali

in caso di storia di abuso/dipendenza da alcol o da altre sostanze

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di trapianti e assunzione di immunosoppressori

in caso di infarto

Durante la cura, soprattutto all’inizio, è consigliabile aumentare l’assunzione di fluidi.

E’ anche importante una corretta igiene orale e far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di interferone alfa-2b.

L’interferone alfa-2b può alterare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali, in particolare da quelli che possono generare sonnolenza.

Inibitore della C1

Inibitore della C1

 

S’impiega nel trattamento dell’angioedema ereditario negli adolescenti e negli adulti.

 

Che cos’è l’inibitore della C1?

Esso esplica la sua azione bloccando l’attività dell’enzima esterasi. In Tal modo aiuta a controllare l’infiammazione e l’attività del sistema immunitario, contribuendo quindi alla prevenzione del gonfiore e del dolore.

 

Come si assume l’inibitore della C1?

Si somministra direttamente in vena.

 

Effetti collaterali dell’inibitore della C1

Il suo impiego è stato associato alla formazione di trombi.

 

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

scariche di diarrea

mal di testa

senso di nausea

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima dell’utilizzo dell’inibitore della C1 è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti, ad altre sostanze o al coniglio

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare estrogeni e steroidi

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di malattie cardiovascolari o problemi ematici

se non si è in grado di deambulare da un considerevole periodo di tempo

in caso di gravidanza o allattamento

in caso di ictus

se si è portatori di cateteri o di dispositivi all’interno delle vene

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo dell’inibitore della C1.

In caso di viaggi è altresì importante consultarsi con il proprio medico su come comportarsi con l’inibitore della C1.

Imipenem + cilastina

Imipenem + cilastina

 

Si utilizza per trattare alcune infezioni batteriche.

 

Che cos’è l’imipenem + cilastina?

Esso esplica la sua azione uccidendo i batteri e bloccando la costruzione della loro parete cellulare.

 

Come si assume l’imipenem + cilastina?

Può essere somministrato a mezzo di infusioni in vena o iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali dell’imipenem + cilastina

L’uso a lungo termine o ripetuto di questo farmaco può condurre alla comparsa di una seconda infezione.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

lieve diarrea

senso di nausea

conati di vomito

lievi dolori, gonfiori o arrossamenti attorno al punto di iniezione

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

battito accelerato o irregolare

febbre, brividi o mal di gola

scomparsa dell’udito

dolori o sensibilità a livello articolare

sbalzi d’umore o cambiamenti del comportamento

intorpidimento o pizzicore alla pelle

pelle arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

sintomi convulsivi

diarrea grave

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

sangue nelle feci

urine scure

minzione ridotta

gravi dolori o crampi allo stomaco

fiato corto

gonfiore a mani o piedi

gonfiore o arrossamenti al punto di iniezione

anomali tremori o movimenti muscolari

emorragie o lividi

eccessive stanchezza o debolezza

perdite vaginali o insoliti cattivi odori

gonfiore o sensibilità delle vene

macchie bianche all’interno della bocca

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicato in caso di grave shock, blocco cardiaco e assunzione di probenecid. Nei bambini può non essere prescritto in caso di peso inferiore ai 30 kg associato a problemi renali e in caso di infezioni al sistema nervoso.

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad antibiotici o ad anestetici), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare beta-bloccanti, cimetidina, mexiletina, probenecid, succinilcolina, ganciclovir, amiodarone, divalproex, acido valproico e qualsiasi farmaco possa aumentare il rischio di convulsioni)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di pressione alta, convulsioni, problemi renali, epatici o cardiaci, o problemi al sistema nervoso centrale

se si è in stato di shock

se si è stati molto malati o molto deboli

se si è sottoposti a dialisi

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Può compromettere le capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi. Tale effetto indesiderato può essere aggravato dall’alcol e da alcuni farmaci.

È importante far sapere a medici, chirurghi e dentisti che si sta assumendo imipenem + cilastatina.

Imatinib

Imatinib

 

Si utilizza per trattare alcuni tipi di leucemia e altre forme tumorali che colpiscono le cellule del sangue.

Trova altresì applicazione nella cura dei tumori stromali gastrointestinali (GIST) e – qualora non possa essere trattato chirurgicamente, si sia esteso ad altre parti dell’organismo o si tratti di una recidiva – il dermatofibrosarcoma protuberans.

 

Che cos’è l’imatinib?

Esso blocca l’attività di una proteina alterata nelle cellule del tumore che le induce a moltiplicarsi. Attraverso questa inibizione, il farmaco aiuta a bloccare la diffusione delle cellule tumorali.

 

Come si assume l’imatinib?

Viene somministrato sotto forma di compresse. Deve di solito essere assunto a stomaco pieno, deglutendolo con abbondante acqua, una o due volte al giorno.

Durante la cura, il medico può aumentare o ridurre il dosaggio di farmaco già prescritto.

 

Effetti collaterali dell’imatinib

Fra i suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

conati di vomito

calo dell’appetito

indigestione

dolori a livello articolare

crampi a livello muscolare

sintomi depressivi

stato d’ansia

scariche di diarrea

stato di costipazione

meteorismo

senso di nausea

sudorazioni notturne

abbondante lacrimazione

 

È importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash o piaghe

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione o dolore al petto

sangue nelle feci

emorragie o lividi

mal di gola, febbre, brividi e altri segnali di un’infezione in corso

eccessive stanchezza o debolezza

mal di testa

capogiri

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua, mani, piedi, caviglie o polpacci

borse sotto agli occhi

aumento di peso corporeo

fiato corto

battito accelerato o irregolare o colpi al petto

stato d’insonnia

svenimenti

espettorato rosa o rosso

minzione in aumento, soprattutto durante la notte

stato febbrile

ittero

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della sua assunzione è importante informare il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare paracetamolo, antibiotici, anticoagulanti, farmaci contro l’ansia, anticonvulsivanti, sedativi, pillole per dormire, tranquillanti, iperico, antifungini, calcio antagonisti, statine, ciclosporina, dexametasone, contraccettivi ormonali e pimozide

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di pressione alta, malattie cardiache, polmonari, alla tiroide o epatiche, battito cardiaco irregolare e diabete

se si assumono droghe

se si bevono grandi quantità di alcolici (o se lo si faceva in passato)

in caso di donne gravide o in allattamento

in caso di infarto

se si è fumatori

In caso di diarrea, durante la cura non bisogna assumere alcun antidiarroico senza preventiva autorizzazione del medico.

E’ altresì opportuno discutere con il curante dei rischi associati al consumo di pompelmo (o del suo succo) durante la terapia.

Iloperidone

Iloperidone

 

S’impiega per la cura dei sintomi della schizofrenia.

 

Che cos’è l’iloperidone?

E’ un antipsicotico atipico che modifica l’attività cerebrale dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina.

 

Come si assume l’iloperidone?

Si somministra via bocca, sotto forma di compresse da assumere in genere due volte al giorno.

È probabile che il curante ne prescriva un dosaggio inizialmente basso per poi aumentarlo in caso di necessità.

 

Effetti collaterali dell’iloperidone

Può influenzare le capacità di ragionamento e di movimento. Può inoltre condurre a iperglicemia e aumentare il rischio di colpo di calore.

La sua somministrazione può essere pericolosa in presenza di alcune forme di demenza.

Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

negli uomini, problemi nella sfera sessuale

dolori a livello articolare

aumento di peso corporeo

senso di nausea

scariche di diarrea

aumento di volume delle mammelle

perdita di liquidi dai capezzoli

mestruazioni assenti

male allo stomaco

fauci secche

sensazione di sonnolenza

 

È opportuno contattare subito un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

inspiegabile febbre

rigidità a livello muscolare

stato di confusione

sudorazioni

erezioni dolorose che durano per ore

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

capogiri

battito accelerato, irregolare o pesante

movimenti incontrollabili del volto

sintomi convulsivi

mal di gola, febbre, brividi e altri sintomi di un’infezione in corso

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerlo è importante informare il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci, ad altre sostanze o ad alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare amiodarone, antidepressivi, antifungini, bupropione, pentamidina, procainamide, chinidina, sedativi, farmaci per dormire, sotalolo, tioridazina, clorpromazina, claritromicina, fluoxetina, gatifloxacina, inibitori della proteasi dell’HIV, ORLAAM, farmaci per la pressione alta, psicofarmaci, anticonvulsivanti, metadone, moxifloxacina, nefazodone, paroxetina e tranquillanti

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di bassi livelli ematici di potassio o magnesio, convulsioni, tumore al seno, prolungamento dell’intervallo QT, battito cardiaco rallentato o irregolare, malattie cardiache o epatiche, globuli bianchi bassi

se si hanno precedenti di riduzione dei livelli di cellule del sangue in seguito all’assunzione di un farmaco

in caso di recente infarto

se si ha mai fatto uso di droghe o abuso di farmaci

in caso di difficoltà a deglutire

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il trattamento può influenzare le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Durante l’assunzione del farmaco è bene prestare attenzione quando ci si erge dalla posizione sdraiata o seduta, soprattutto nei primi giorni di trattamento e quando se ne aumentano le dosi; ciò a causa dei possibili capogiri scatenabili dal principio attivo.

Idrossicobalamina

Idrossicobalamina

 

Si utilizza nel trattamento dell’anemia e della carenza di vitamina B12. Viene anche impiegata per effettuare il Test di Schilling.

 

Che cos’è l’idrossicobalamina?

E’ una vitamina che aumenta il livello di vitamina B12 nell’organismo.

 

Come si assume l’idrossicobalamina?

Viene somministrata tramite iniezioni intramuscolari.

 

Effetti collaterali dell’idrossicobalamina

Se assunta in piccole dosi, il farmaco non è associato alla comparsa di alcun effetto indesiderato

 

È però importante ricorrere subito alle cure di un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

dolori alle gambe

gonfiore

dolore o arrossamenti al sito di iniezione

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

variazioni della pressione del sangue

scariche di diarrea

svenimenti

vampate di calore

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della somministrazione è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare omeprazolo

delle malattie e dei problemi di salute di cui si soffre (o si sia nel pregresso sofferto)

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Levofloxacina

Levofloxacina

 

S’impiega per trattare alcune infezioni batteriche (per esempio polmoniti, bronchiti croniche e sinusiti, infezioni della pelle, della prostata, renali e delle vie urinarie) e per prevenire l’antrace, la diarrea del viaggiatore e la peste.

Viene talvolta utilizzata anche per trattare malattie sessualmente trasmesse, endocarditi e tubercolosi.

 

Che cos’è la levofloxacina?

Il farmaco uccide i batteri sensibili alla sua azione, inibendo la replicazione e la trascrizione del loro DNA.

 

Come si assume la levofloxacina?

Si somministra via bocca, di solito una volta al giorno.

 

Effetti collaterali della levofloxacina

Può aumentare la sensibilità ai raggi solari e agli ultravioletti. Può anche causare danni ai nervi, talvolta permanenti.

Nei bambini potrebbe determinare problemi a ossa, articolazioni e tessuti attorno alle articolazioni.

Fra gli altri suoi possibili effetti collaterali sono inclusi:

senso di nausea

conati di vomito

scariche di diarrea

male allo stomaco

stato di costipazione

bruciori di stomaco

mal di testa

prurito o perdite vaginali

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

prurito

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

epidermide con vesciche o che si desquama

stato febbrile

svenimenti

perdita di coscienza

ittero

urine scure

minzione ridotta

raucedine

difficoltà a deglutire

battito accelerato

sintomi convulsivi

lividi o emorragie

dolori a livello muscolare o articolare

forte diarrea

capogiri

stato di confusione

nervosismo

stato di irrequietezza

stato d’ansia

sensazione che gli altri vogliano fare del male

insonnie notturne

incubi o sogni strani

allucinazioni

sintomi depressivi

tremori vari

istinti al suicidio

 

Controindicazioni e avvertenze

Può essere controindicata in presenza di alcuni problemi cardiaci e bassi livelli sanguinei di potassio.

In caso di trattamento con didanosina, sucralfato o integratori di vitamine o minerali contenenti ferro o zinco, antiacidi a base di idrossido di alluminio o di magnesio, è bene assumerli due ore prima/dopo la levofloxacina.

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare ad altri antibiotici), ad alimenti o ad altre sostanze.

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (in particolare anticoagulanti, antidepressivi, farmaci contro irregolarità del battito cardiaco, Fans, tacrolimus, antipsicotici, ciclosporina, diuretici, insulina e antidiabetici orali e teofillina)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di prolungamento dell’intervallo QT, arteriosclerosi cerebrale, convulsioni, dolori al petto, malattie epatiche, irregolarità del battito cardiaco, problemi ai nervi, potassio basso nel sangue e battito cardiaco rallentato

in presenza di anamnesi familiare con casi di prolungamento dell’intervallo QT o di battito cardiaco irregolare

in caso di donne gravide o in fase di allattamento.

La levofloxacina può compromettere le capacità di guida o di manovra di macchinari pericolosi.

Lofexidina

Lofexidina

 

Viene prescritta al fine di ridurre i sintomi di astinenza – per esempio sudorazioni, crampi allo stomaco, brividi, dolori muscolari, disturbi del sonno e naso che cola – durante la disintossicazione da oppiacei (ad esempio eroina o morfina). Trova anche impiego nella cura a breve termine dell’ipertensione.

 

Che cos’è la lofexidina?

Il farmaco esplica la sua azione agisce interagendo con i recettori alfa2-adrenergici.

 

Come si assume la lofexidina?

Viene di solito somministrata per via orale. Può essere assunta o da sola o in combinazione con altri farmaci (in particolare metadone o buprenorfina).

Un ciclo di trattamento a base di lofexidina dura di solito dai 7 ai 10 giorni.

 

Effetti collaterali della lofexidina

Fra i suoi possibili effetti indesiderati sono inclusi:

capogiri

sensazione di sonnolenza

fauci secche

gola secca

battito rallentato

 

È importante rivolgersi immediatamente ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di assumerla è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di battito rallentato, bassa pressione, problemi renali, depressione

in caso di ictus o attacco ischemico transitorio

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

Il trattamento non deve essere mai interrotto improvvisamente perché ciò determinerebbe un rischio di aumento improvviso della pressione sanguigna.

È sempre importante far sapere medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di lofexidina.

Lopinavir

Lopinavir

 

Si utilizza nel trattamento dell’infezione da HIV.

 

Che cos’è il lopinavir?

Inibisce la proteasi dell’HIV. E ostacola – in tal modo – la produzione di particelle virali infettive.

 

Come si assume il lopinavir?

Si somministra via bocca in combinazione con altri inibitori della proteasi dell’HIV (in particolare con il ritonavir).

Il farmaco non ha difatti una biodisponibilità sufficiente per risultare efficace quando viene assunto da solo, ma i suoi livelli ematici aumentano in modo significativo quando viene somministrato in combinazione con il ritonavir.

 

Effetti collaterali del lopinavir

L’assunzione combinata di lopinavir e ritonavir può modificare l’accumulo di tessuto adiposo, aumentare gli zuccheri nel sangue, scatenare una necrolisi epidermica tossica o gravi problemi epatici, incrementare la reattività del sistema immunitario, e, nel caso dei bambini, provocare cambiamenti di peso. E’ altresì possibile che il trattamento riduca l’efficacia dei contraccettivi a base ormonale e che aumenti le emorragie nei pazienti affetti da emofilia.

Fra gli altri possibili effetti indesiderati della combinazione lopinavir/ritonavir si possono includere:

male alla schiena

senso di nausea

male allo stomaco

sensazione di stanchezza

conati di vomito

sensazione di debolezza

scariche di diarrea

mal di testa

dolori a livello muscolare o articolare

 

È importante rivolgersi subito ad un medico in caso di:

rash

orticaria

difficoltà a respirare

senso di pesantezza, oppressione o dolore al petto

febbre, brividi o mal di gola

perdita di coscienza

senso di nausea o conati di vomito forti o persistenti

sintomi di problemi al fegato

sintomi di pancreatite

emorragie o lividi

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

capogiri o sensazione di testa leggera

svenimenti

battito accelerato o irregolare

 

Controindicazioni e avvertenze

L’assunzione della combinazione lopinavir/ritonavir potrebbe essere sconsigliata in caso di sindrome congenita del QT lungo, triazolam, iperico, sildenafil (se assunto contro l’ipertensione polmonare), bassi livelli ematici di potassio o assunzione di alfusozina, avanafil, boceprevir, cisapride, diidroergotamina, ergotamina, lovastatiba, metilergonovina, midazolam, pimozide, rifampicina, rivaroxaban, salmeterolo, simvastatina, telaprevir, colchicina (in presenza di problemi renali o epatici) o qualsiasi farmaco che potrebbe aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT.

Prima di assumerlo è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare al ritonavir), ad alimenti o ad altre sostanze

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato, in particolare altri inibitori della proteasi dell’HIV, farmaci che possono aumentare il rischio di prolungamento dell’intervallo QT e contraccettivi ormonali

se si soffre (o si è sofferto in pregresso) di problemi renali, epatici, pancreatici o cardiovascolari, battito cardiaco irregolare, colesterolo o trigliceridi alti, emofilia o altri disturbi emorragici, , diabete, iperglicemia o livelli ematici di potassio o magnesio bassi

in caso di anamnesi familiare con casi di battito irregolare

in caso di donne gravide o in fase di allattamento al seno

È sempre importante far sapere a medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di lopinavir.

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