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Tamsulosina

Tamsulosina

 

La Tamsulosina si usa per facilitare la minzione negli uomini con ipertrofia prostatica benigna.

 

Che cos’è la Tamsulosina?

La Tamsulosina opera rilassando i muscoli nella prostata e nel collo della vescica, migliorando la minzione.

 

Come si prende la Tamsulosina?

Di solito, la Tamsulosina si prende una volta al dì, per bocca, 30 minuti dopo aver mangiato.

 

Effetti collaterali della Tamsulosina

Tra gli eventuali effetti collaterali della Tamsulosina troviamo anche:

capogiri, sonnolenza, debolezza

nausea, diarrea

dolore alla testa, mali al petto

disturbi di eiaculazione, quantità di sperma diminuia

dolore alla schiena

vista appannata

disturbi ai denti

febbre, brividi, dolori e sintomi simil influenzali

naso chiuso o che cola, male ai seni paranasali, dolore alla gola, tosse

insonnia

disturbi nella sfera sessuale

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

gonfiore di bocca, viso, lingua e labbra

senso di oppressione al petto

senso di svenimento

erezione dolorosa o che dura da più di 4 ore

 

Avvertenze

La Tamsulosina non deve essere presa da donne, bambini o in presenza di terapia con medicinali simili, per esempio alfusozina, doxazosina, prazosina, silodosina o terazosina.

La terapia può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi; inoltre può provocare pericolosi capogiri o svenimenti, principalmente quando si sta in piedi o al caldo per molto tempo o ci si surriscalda durante l’attività fisica.

Prima di cominciare a prendere il medicinale è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico i sulfamidici) o cibo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, rammentando di menzionare nello specifico alfusozina, doxazosina, prazosina, silodosina, terazosina e medicinali per monitorare la pressione

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie renali o epatiche, tumore alla prostata o pressione bassa

in presenza di gravidanza o allattamento

Acrivastina

Acrivastina

 

L’acrivastina si usa nella terapia dei sintomi delle reazioni allergiche.

 

Che cos’è l’acrivastina?

L’acrivastina opera fermando gli effetti dell’istamina, collaborando a lenire i sintomi delle reazioni allergiche.

 

Come si prende l’acrivastina?

L’acrivastina si prende per bocca, da sola o insieme ad altri medicinali.

 

Effetti collaterali dell’acrivastina

Tra gli eventuali effetti collaterali dell’acrivastina si può trovare anche una lieve sonnolenza.

 

È fondamentale avvertire immediatamente un medico in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

problemi respiratori

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di prendere la acrivastina è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali (nello specifico ad altri antistaminici), ad altre sostanze o ai cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi renali o porfiria

in presenza di gravidanza o allattamento

Durante la cura è assolutamente necessario limitare il consumo di alcolici.

In certi soggetti il medicinale può provocare una leggera sonnolenza. Per questo è meglio prestare attenzione prima di mettersi alla guida o manovrare macchinari pericolosi.

Sulbactam

Sulbactam

 

Il Sulbactam si usa combinato con le penicilline e altri antibiotici beta-lattamici per curare le infezioni batteriche nel caso in cui l’antibiotico selezionato per la terapia sarebbe altrimenti inattivato dell’enzima beta-lattamasi.

È per esempio consigliato nella cura di certe infezioni da pseudomonas, da stafilococco resistente alla meticillina e di infezioni ginecologiche, intra-addominali e della cute.

 

Che cos’è il Sulbactam?

Il sulbactam blocca l’enzima beta-lattamasi, svolgendo così un effetto protettivo rispetto agli antibiotici che sarebbero inattivati dalla sua azione.

 

Come si prende il Sulbactam?

Il Sulbactam si può prendere per bocca o in forma di iniezioni (in vena o intramuscolari).

 

Effetti collaterali del Sulbactam

Tra gli effetti collaterali gravi del sulbactam troviamo anche dermatite esfoliativa e soppressione del midollo osseo.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

dolore alla testa

affaticamento

dolori addominali

disturbi alla minzione

epistassi

infiammazione della lingua

senso di malessere

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori o di deglutizione

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

convulsioni

 

Avvertenze

Prima di prendere Sulbactam è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico alle penicilline o ad altri antibiotici) o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo

delle patologie e dei disturbi di salute di cui si soffre (o si ha sofferto), nello specifico il diabete

se si prendono anticoncezionali orali

in presenza di gravidanza o allattamento al seno

È anche fondamentale avvertire i dottori, i chirurghi e i dentisti dell’assunzione di Sulbactam.

Buserelina

Buserelina

 

La buserelina si usa soprattutto nella terapia del tumore alla prostata metastatico.

 

Che cos’è la buserelina?

La buserelina arresta la produzione di testosterone da parte dei testicoli. In questa maniera può collaborare a minimizzare le misure del tumore alla prostata e arrestarne lo sviluppo.

 

Come si prende la buserelina?

Di solito la buserelina si assume tramite iniezioni sottocutanee durante i primi 7 giorni di cura, mentre a cominciare dall’ottavo giorno si deve prendere in forma di spray nasale.

 

Effetti collaterali della buserelina

Nei primi giorni della cura la buserelina può peggiorare i sintomi collegati al tumore.

Inoltre il medicinale può provocare:

irritazioni al naso (quando preso in forma di spray nasale)

vampate e sudorazioni

disturbi nella sfera sessuale

dolore alla testa

stanchezza

secchezza cutanea, rash lievi

capogiri

vista appannata

sonnolenza

 

Inoltre se presa per molto tempo (più di 6 mesi) la buserelina può provocare:

crescita di peso

perdita della forza muscolare

osteoporosi

mutamenti d’umore

disturbi di memoria

problemi di concentrazione

dolori muscolari e articolari

mammelle gonfie o sensibili

incremento del pericolo di patologie cardiache e diabete

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

 

 

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima della cura con buserelina è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

delle altre patologie e dei disturbi di salute di cui si soffre (o si ha sofferto)

Brinzolamide

Brinzolamide

 

La brinzolamide si usa nella cura della pressione alta nell’occhio nelle persone affette da glaucoma ad angolo aperto o da ipertensione oculare.

 

Che cos’è la brinzolamide?

Si tratta di un inibitore dell’anidrasi carbonica. Oper minimizzando la produzione di fluidi nell’occhio, collaborando così a diminuire la pressione intraoculare.

 

Come si prende la brinzolamide?

La brinzolamide si assume in forma di soluzione ad utilizzo oftalmico, applicandola all’occhio come un collirio.

 

Effetti collaterali della brinzolamide

La brinzolamide può appannare la vista e provocare bruciore e pizzicore agli occhi.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

percezione di gusto amari, acidi o inusuali

disturbi, lacrimazione o secchezza degli occhi

perdite dagli occhi

senso di avere un corpo estraneo nell’occhio

dolore alla testa

infiammazione delle palpebre

gonfiore della cornea

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

male o prurito agli occhi

irritazioni alla palpebre

 

Controindicazioni e avvertenze

Prima di usare brinzolamide è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali (nello specifico a sulfonamidi), ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici o renali

se si usano lenti a contatto

in presenza di gravidanza o allattamento

 

La brinzolamide può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi.

Brimonidina

Brimonidina

 

La brimonidina si usa per minimizzare la pressione intraoculare nelle persone affetti da glaucoma ad angolo aperto o da ipertensione oculare.

 

Che cos’è la brimonidina?

La brimonidina opera minimizzando la produzione di fluidi nell’occhio e la pressione intraoculare.

 

Come si prende la brimonidina?

La brimonidina si prende in forma di soluzione per utilizzo oftalmico.

 

Effetti collaterali della brimonidina

Tra gli eventuali effetti collaterali della brimonidina troviamo anche:

vista appannata

tosse

capogiri

sonnolenza

secchezza oculare

secchezza della bocca

incremento della lacrimazione

leggero bruciore o prurito all’occhio

naso chiuso o che cola

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

depressione

irritazione, gonfiore, male agli occhi

perdite dall’occhio

male o altri disturbi alle palpebre

battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare

febbre, brividi o dolore alla gola continui

sensibilità alla luce

senso di avere qualcosa nell’occhio fastidiosa o continuo

dolore alla di testa o capogiri forti o continui

fiato corto

disturbi alla vista

 

Controindicazioni e avvertenze

La brimonidina non si deve prendere prima dei due anni di età e in presenza di terapia con furazolidone o MAO inibitori

In presenza di assunzione di altri medicinali a utilizzo oftalmico per la diminuzione della pressione intraoculare è meglio aspettare almeno cinque minuti tra la loro somministrazione e quella di brimonidina.

 

Prima dell’assunzione è anche fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a ogni altro medicinale, a cibi o ad altre sostanze

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico digossina, medicinali per la pressione elevata, barbiturici, oppiacei, furazolidone, linezolid, MAO inibitori e antidepressivi triciclici

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi cardiaci, renali o epatici, depressione, disturbi circolatori o vascolari o pressione bassa

in presenza di traumi o infezioni all’occhio

in presenza di interventi chirurgici all’occhio programmati

in presenza di gravidanza o allattamento

 

La brimonidina può diminuire le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi. Questo effetto collaterale può aggravarsi consumando alcolici o certi medicinali.

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di brimonidina.

Bosentan

Bosentan

 

Il bosentan si usa nellla cura dell’ipertensione polmonare.

 

Che cos’è il bosentan?

Si tratta di un antagonista del recettore dell’endotelina. Opera collaborando alla riduzione della pressione del sangue a livello dei polmoni.

 

Come si prende il bosentan?

Il bosentan si assume per bocca.

 

Effetti collaterali del bosentan

Il bosentan può provocare seri danni al fegato, minimizzare l’efficacia dei contraccettivi a base ormonale e diminuire la conta spermatica.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

vampate

dolore alla testa

irritazioni a naso o gola

infezioni delle vie aeree

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a vovisolto, gola, lingua o labbra, braccia, mani, gambe o piedi

rash

prurito

orticaria

sensazone di oppressione o male al petto

raucedine inusuale

capogiri

svenimenti

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

battito cardiaco irregolare

male alle articolazioni

senso di avere la testa leggera

fiato corto

crescita di peso repentino e immotivato

disturbi epatici

lividi o emorragie

stanchezza o debolezza inusuali

 

Controindizazioni e avvertenze

Il bosentan può non essere indicato in presenza di disturbi al fegato e di assunzione di bosutinib, ciclosporina o gliburide. Prima di prenderlo le donne fertili devono anche fare un test di gravidanza.

 

Prima di prenderlo è sempre meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico amiodarone, antifungini azolici, cobicistat, ciclosporina, diltiazem, inibitori della proteasi dell’HIV, macrolidi, tacrolimus, gliburide, anticoagulanti, axitinib, bosutinib, cabazitaxel, statine, contraccettivi ormonali, ulipristal e ogni medicinale che potrebbe ledere il fegato

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici, cardiaci o al sangue

in presenza di ritenzione idrica

in presenza di assunzione di alcolici

in presenza di gravidanza o allattamento

 

La terapia non deve essere interrotta repentinamente senza il permesso del dottore. Alla stessa maniera, la posologia non deve essere alterata di propria iniziativa.

Il bosentan può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può aggravarsi consumando alcolici e certi farmaci.

È fondamentale avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di bosentan.

Bortezomib

Bortezomib

 

Il bortezomib si usa nella cura di certe forme tumorali, per esempio certi linfomi e il mieloma multiplo.

 

Che cos’è il bortezomib?

Il bortezomib opera arrestando un complesso proteico – il cosiddetto proteasoma – che degrada certe proteine cellulari fondamentali per la sopravvivenza delle cellule tumorali.

 

Come si prende il bortezomib?

Il bortezomib si assume tramite infusioni in vena.

 

Effetti collaterali del bortezomib

Il bortezomib può far diminuire la quantità di piastrine e la capacità di ostacolare le infezioni, influenzare la glicemia, provocare disturbi ai nervi, scompenso cardiaco, disturbi polmonari e provocare sindrome da lisi tumorale.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

costipazione

diarrea

capogiri

dolore alla testa

perdita dell’appetito

leggero dolore allo stomaco

nausea

disturbi gastrici

cambiamenti del gusto

stanchezza

problemi del sonno

vomito

debolezza

 

È fondamentale recarsi immediatamente da un dottore in presenza di:

gonfiori a viso, gola, lingua o labbra

rash

prurito

orticaria

sensazione di oppressione o male al petto

raucedine inusuale

alterazioni nella quantità di urine prodotte

alterazioni della forza

diminuzione delle capacità di equilibrio o di coordinazione

bocca o occhi secchi

svenimenti

battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare

disturbi di memoria

mutamenti d’umore o del comportamento

disturbi ai nervi nuovi o in peggioramento

debolezza da una sola parte del corpo

arrossamenti, bruciore, male, gonfiore o altri disturbi sulla zona di iniezione

diarrea, vomito, costipazione o dolore allo stomaco intensi o continui

sintomi di infezioni

emorragie

disturbi epatici

problemi a parlare

problemi a camminare

 

Avvertenze

Il bortezomib non è indicato in presenza di assunzione di carbamazepina, efavirenz, enzalutamide, idantoine, oxcarbazepina, fenobarbital, primidone, rifamicine o iperico.

 

Prima della cura è meglio avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ad altri medicinali, ad altre sostanze o a cibi, nello specifico al boro o al mannitolo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico antidiabetici, alfa- bloccanti, medicinali per la pressione elevata e ogni altro medicinale che può minimizzare la pressione, antifungini azolici, inibitori della proteasi, carbamazepina, efavirenz, enzalutamide, idantoine, oxcarbazepina, fenobarbital, primidone, rifamicine e iperico

se si soffre (o si ha sofferto) di svenimenti, disturbi epatici, globuli bianchi o piastrine bassi, neuropatie periferiche o altri disturbi ai nervi, problemi cardiaci, pressione bassa, diabete, disturbi polmonari o infezioni da herpes

in presenza di disidratazione

nell’eventualità di dialisi

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

 

Durante la cura è meglio incrementare l’assunzione di fluidi e, nel caso delle donne, usare anticoncezionali efficaci.

Inoltre è meglio rammentare che il bortezomib può alterare le capacità di guidare e manovrare macchinari pericolosi, e che questo effetto può aggravarsi consumando alcolici e certi farmaci. Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono anche peggiorare i capogiri provocati dal bortezomib; per questo è fondamentale alzarsi lentamente, principalmente al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa.

È fondamentale avvertire sempre dottori, chirurghi e dentisti della cura con bortezomib.

Taxolo

Taxolo

 

Il taxolo si usa nella cura del cancro al seno, del polmone e dell’ovaio.

Si usa anche nella terapia del sarcoma di Kaposi collegato all’AIDS

 

Che cos’è il taxolo?

Il taxolo disturba la creazione di certe strutture cellulari, i microtubuli, alterando così le capacità di sviluppo della cellula e frenando la proliferazione degli elementi tumorali nell’organismo.

 

Come si prende il taxolo?

Il taxolo si assume solo tramite iniezioni direttamente in vena.

 

Effetti collaterali del taxolo

La terapia con taxolo può incrementare il pericolo di infezioni ed emorragie.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

male, gonfiore, arrossamenti o alterazione del colore della cute sulla zona di iniezione

dolori muscolari o articolari

leggera nausea, vomito, diarrea

caduta dei capelli

 

È meglio avvertire un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

battito cardiaco rallentato

convulsioni

pallore, lividi o emorragie, stanchezza inusuale

febbre, brividi, dolori, sintomi simil influenzali

placche bianche o vesciche all’interno della bocca o sulle labbra

intorpidimento, pizzicore o dolore bruciante a mani o piedi

incremento della pressione del sangue

calore o arrossamenti sotto alla cute

 

Avvertenze

Prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a medicinali (nello specifico al paclitaxel o farmaci che contengono olio di ricino poliossietilato) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche o cardiache

in presenza di sistema immunitario molto debole

in presenza di gravidanza o allattamento

Temazepam

Temazepam

 

Il temazepam si usa soprattutto contro i disturbi di insonnia. Per esempio può favorire il sonno o evitare di risvegliarsi mentre si dorme.

Che cos’è il temazepam?

 

Si tratta di una benzodiazepina. Opera su molecole celebrali che, se non in equilibrio, possono provocare insonnia.

 

Come si prende il temazepam?

Il temazepam si prende per bocca immediatamente prima di dormire.

 

Effetti collaterali riconosciuti

Tra gli eventuali effetti collaterali del temazepam troviamo anche:

sonnolenza

amnesie o smemoratezza

debolezza muscolare, carenza di equilibrio o di coordinazione

intorpidimenti, bruciore, male o pizzicori

dolore alla testa, vista appannata, depressione

nervosismo, eccitazione o irritabilità

nausea, vomito o disturbi allo stomaco

secchezza della bocca, crescita della sete

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

respiro debole o superficiale

battito cardiaco accelerato o pesante

confusione, difficoltà ad articolare le parole, pensieri o comportamenti inusuali

allucinazioni, agitazione, aggressività

istinti suicidi o autolesionisti

movimenti incontrollabili dei muscoli di occhi, lingua, mascella o collo

pallore, lividi o emorragie, stanchezza inusuale

febbre, brividi, dolori o sintomi simil influenzali

problemi di minzione

nausea, dolore allo stomaco, febbriciattola, calo dell’appetito, urine scure, feci color argilla, ittero.

 

Avvertenze

Prendere il temazepam non è indicato durante la gestazione e prima del compimento dei 18 anni di età.

Prima di cominciare la terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a medicinali (nello specifico ad altre benzodiazepine) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico fluvoxamina, itraconazolo, ketoconazolo e nefazodone

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi respiratori, glaucoma, patologie epatiche o renali, miastenia gravis, depressione

in presenza di istinti suicidi

in presenza di dipendenza da droghe o alcol

in presenza di gravidanza o allattamento

Il medicinale può provocare sonnolenza e dipendenza, non si deve mai prendere combinato con alcolici o farmaci che a loro volta possono provocare sonnolenza.

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