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Tobramicina

Tobramicina

 

La tobramicina si usa per curare gravi infezioni batteriche polmonari.

Viene utilizzata anche nella terapia di infezioni dei seni paranasali.

 

Che cos’è la tobramicina?

La tobramicina elimina i batteri sensibili alla sua azione (Gram-negativi, principalmente specie di Pseudomonas) bloccando la sintesi delle loro proteine.

 

Come si prende la tobramicina?

La tobramicina si può prendere tramite iniezioni o inalazione.

 

Effetti collaterali della tobramicina

Prenderla a lungo o in maniera reiterata può provocare una nuova infezione.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

diarrea

dolore alla testa

nausea

vomito

dolore, gonfiore o arrossamenti sulla zona di iniezione

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

goffaggine o difficoltà di coordinazione

confusione

disturbi di udito

minzione diminuita

capogiri o senso di avere la testa leggera

senso di movimento

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

debolezza muscolare

intorpidimenti o pizzicore

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

rumori nelle orecchie

convulsioni

diarrea seria o continua

male o crampi allo stomaco

lividi o emorragie

perdite o irritazioni vaginali

 

Avvertenze

Prendere la tobramicina non è indicato in presenza di terapia con acido etacrinico, furosemide, mannitolo, urea o medicinali che possono ledere reni, sistema nervoso o udito.

 

Prima di prendere tobramicina è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali (nello specifico ad antibiotici aminoglicosidici), sostanze (nello specifico ai solfiti) o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico cefaloridina o altre cefalosporine, cisplatino, colistina, ciclosporine, fludarabina, diuretici dell’ansa, metossiflurano, nitrisuree, Fans, polimixina B, vancomicina, viomicina, beta-lattamici e miorilassanti

se si soffre (o si ha sofferto) di miastenia gravis, Parkinson, disturbi d’udito o ai nervi o problemi renali

in presenza di ustioni serie o estese

in presenza di disidratazione

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

Durante la terapia si consiglia di bere molto. Bisogna sempre avvertire dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di tobramicina.

Trandolapril

Trandolapril

 

Il Trandolapril si uso, da solo o combinato con altri medicinali, per curare la pressione elevata.

Qualche volte si consiglia anche in presenza di scompenso cardiaco o per favorire le possibilità di sopravvivenza in certi casi di infarto.

 

Che cos’è il Trandolapril?

Si tratta di un ACE inibitore. Opera facilitando il rilassamento dei vasi sanguigni, e favorisce così l’abbassamento della pressione.

 

Come si prende il Trandolapril?

Di solito il Trandolapril si prende per bocca in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del Trandolapril

Il Trandolapril è rischioso per il feto, che può essere leso o anche perire dopo che la madre ha preso il medicinale.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

tosse

diarrea

capogiri

disturbi di stomaco

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

raucedine

male al petto, alla mascella o a un braccio

diminuzione della minzione

battito cardiaco accelerato, rallentato o irregolare

male, debolezza o crampi muscolari

stato confusionale

debolezza a una sola parte del corpo

cute rossa, gonfia, con vesciche o che si desquama

fiato corto

problemi a parlare

dolore allo stomaco

nausea o vomito repentini o seri

gonfiore a mani, caviglie o piedi

febbre, brividi, dolore alla gola o altri sintomi di un’infezione in corso

disturbi epatici (urine scure, perdita dell’appetito, feci pallide, grave o continuo dolore allo stomaco, ittero)

pressione bassa

sudorazione eccessiva

disturbi alla vista

 

Controindicazioni e avvertenze

Il Trandolapril può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi e provocare capogiri quando ci si alza da posizione sdraiata. Questi effetti collaterali possono aggravarsi da alcolici, da certi medicinali, da temperature alte, dall’attività fisica o dall’esercizio.

Prima della somministrazione di trandolapril è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico ad altri ACE inibitori) o cibo

degli altri farmaci, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico everolimus, sirolimus, diuretici, supplementi a base di potassio, aliskiren, inibitori del recettore dell’angiotensina, insulina, sulfonilurea o altri medicinali contro il diabete, medicinali a base di oro, Fans, litio e tiopurine

se si sta facendo una cura desensibilizzante per l’allergia agli insetti

nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di angioedema, disturbi cardiovascolari, problemi del midollo osseo, diabete, patologie renali o epatiche, ictus, patologie autoimmuni, disidratazione, ipovolemia, livelli alti di potassio o bassi di calcio nel sangue

in presenza di infarto recente

in presenza di trapianto di rene

se si fa una dieta a basso contenuto di sale

in presenza di dialisi o di aferesi

in presenza di un intervento chirurgico che ha bisogno di anestesia

in presenza di gravidanza o allattamento al seno

È anche necessario avvertire dottori, chirurghi e dentisti di cure con Trandolapril in corso.

Tramadolo

Tramadolo

 

Il tramadolo si usa per curare il dolore di entità grave-moderata.

 

Che cos’è il tramadolo?

Si tratta di un analgesico. Opera alterando i livelli di noradrenalina e serotonina nel cervello.

 

Come si prende il tramadolo?

Il tramadolo si prende per bocca, di solito in forma di pastiglie a rilascio immediato o prolungato.

 

Effetti collaterali del tramadolo

Il tramadolo può frenare o bloccare il respiro e provocare convulsioni.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

dolore alla testa, capogiri, sonnolenza, stanchezza

stitichezza, diarrea, nausea, vomito, dolore allo stomaco

nervosismo o ansia

prurito, sudorazione e arrossamenti

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash gravi

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

convulsioni

respiro debole o superficiale

livelli alti di serotonina

 

Avvertenze

Il tramadolo non si deve prendere a breve distanza da alcolici, sedativi, tranquillanti o narcotici.

La terapia può provocare dipendenza.

Prima di prendere tramadolo è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico sedativi, tranquillanti, narcotici, medicinali contro emicrania, spasmi muscolari, depressione, patologie psichiatriche, nausea o vomito

se si soffre (o si ha sofferto) di asma o disturbi respiratori, blocchi gastrointestinali, patologie metaboliche, epatiche o renali o disturbi allo stomaco

in presenza di consumo di alcolici

in presenza di storia di abuso di alcolici o droghe

in presenza di gravidanza o di allattamento

Topotecano

Topotecano

 

Il Topotecano si usa soprattutto nella cura di certe forme di tumore all’ovaio e del polmone che non reagiscono bene ad altri trattamenti.

Si usa anche nella cura del cancro cervicale inoperabile o non curabile con la radioterapia.

 

Che cos’è il Topotecano?

Il Topotecano opera bloccando la riproduzione del DNA delle cellule tumorali.

 

Come si prende il Topotecano?

Il Topotecano si prende mediante iniezioni in vena.

 

Effetti collaterali del Topotecano

Il topotecano può provocare seri disturbi al sangue e al midollo osseo.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

costipazione

diarrea

affaticamento

caduta dei capelli

caduta dell’appetito

nausea

dolore allo stomaco

stanchezza

vomito

debolezza

 

È fondamentale avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

cianosi o pallore di unghie e cute

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

minzione dolorosa o bruciante

tosse severa o continua

dolori, arrossamenti o gonfiori gravi o continui sulla zona di iniezione

dolore allo di stomaco o crampi seri o continui

debolezza o stanchezza gravi o continui

fiato corto

lividi o emorragie

ittero

 

Avvertenze

Durante la cura è meglio evitare il contatto con persone alle prese con infezioni (anche un semplice raffreddore), perché il medicinale può minimizzare la capacità di ostacolarle. Inoltre è meglio provocare a evitare traumi e ferite a ragione della possibile diminuzione delle piastrine collegata alla cura.

Prima di una cura con topotecano è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale o cibo

degli altri farmaco, dei fitoterapici e degli integratori che si stanno prendendo, nello specifico farmaci pericolosi per i polmoni, carboplatino, cisplatino, G-CSF o altri farmaci antineoplastici e idantoine

se si sta facendo una cura desensibilizzante per l’allergia agli insetti

nel caso in cui si soffra (o si abbia sofferto) di disturbi al midollo osseo, al sangue o alle piastrine o patologie renali o polmonari

in presenza di esposizione a radiazioni a livello del petto

in presenza di recenti vaccinazioni con vaccini vivi

nell’eventualità di gravidanza o allattamento al seno

Topiramato

Topiramato

 

Il topiramato si usa come anticonvulsivante e per prevenire gli attacchi di emicrania.

 

Che cos’è il topiramato?

Il topiramato opera influendo su numerose molecole esistenti nel cervello. In questa maniera minimizza l’attività cerebrale che conduce alle convulsioni e previene gli attacchi di emicrania.

 

Come si prende il topiramato?

Il topiramato si prende per bocca. L’assunzione deve venire combinata a quella di abbondanti quantità di liquidi e anche a quella di altri medicinali.

 

Effetti collaterali del topiramato

Il topiramato può far crescere l’acidosi metabolica. Inoltre può incrementare i livelli di ammonio nel sangue, diminuire l’efficacia dei contraccettivi ormonali e promuovere seri disturbi alla vista.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

stitichezza

diarrea

capogiri

sonnolenza

secchezza della bocca

vampate

dolore alla testa

calo dell’appetito

nausea

nervosismo

dolori o disturbi allo stomaco

infezioni delle vie respiratorie

alterazioni del gusto

stanchezza

insonnia

debolezza

perdita di peso

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

male alle ossa

bruciore, intorpidimenti o pizzicore

confusione

coordinazione diminuita

minzione diminuita o dolorosa

febbre, brividi o tosse o dolore alla gola continui

perdita di coscienza

disturbi di memoria

cambiamenti del ciclo mestruale

dolori, crampi o debolezza muscolari o articolari

disturbi psicologici o d’umore

alterazioni del comportamento

cute arrossata, gonfia, con vesciche o che si desquama

acufeni

sonnolenza intensa o continua

intensi dolori a stomaco, a un fianco o alla schiena

forte diminuzione di peso

disturbi a parlare

torpore

istinti suicidi

emorragie

tremori

problemi di concentrazione

disturbi a camminare

movimenti degli occhi inusuali

 

Avvertenze

Il topiramato non è indicato nell’eventualità in cui si prenda metformina e allo stesso tempo si soffra di acidosi metabolica.

La terapia può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi; l’effetto può aggravarsi consumando alcolici, che non è consigliato durante l’assunzione del medicinale e altri farmaci.

Inoltre il topiramato può far diminuire la sudorazione, conducendo (principalmente nei bambini) alla crescita della temperatura corporea. Il pericolo che questo succeda è più alto al caldo o durante l’esercizio intenso.

Tolvaptan

Tolvaptan

 

Il tolvaptan si usa per curare certi casi di mancanza di sodio nel sangue.

 

Che cos’è il tolvaptan?

Il tolvaptan opera accrescendo l’eliminazione dei fluidi corporei. Per farlo opera su certi recettori dell’ormone vasopressina.

L’opera del tolvaptan favorisce la normalizzazione dei livelli di sodio nel sangue.

 

Come si prende il tolvaptan?

Il tolvaptan si prende per bocca in forma di pastiglie.

 

Effetti collaterali del tolvaptan

Il tolvaptan può provocare disturbi renali e accrescere i livelli di zuccheri nel sangue.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

stitichezza

diminuzione dell’appetito

secchezza della bocca

incremento della minzione

nausea

debolezza

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazioneo di oppressione o male al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

feci scure

sangue nelle feci

male, gonfiore, arrossamenti o sensibilità a gambe o polpacci

confusione

sangue nell’espettorato

urine scure

diminuzione della minzione

svenimenti

febbre

battito cardiaco irregolare

mutamenti d’umore o disturbi psicologici

convulsioni

capogiri, vomito, nausea o diarrea gravi o continui

dolore o debolezza muscolare gravi o continui

fiato corto

problemi a parlare

indolenza

incremento degli zuccheri nel sangue

problemi di deglutizione

movimenti muscolari incontrollati

emorragie o lividi

sonnolenza

disturbi alla vista

vomito che sembra caffè

debolezza a gambe o braccia

 

Avvertenze

Il tolvaptan può non essere indicato in presenza di compromissione del senso della sete, di ipovolemia o bassi livelli di fluidi corporei, capogiri, svenimenti, malfunzionamento dei reni e disturbi epatici o di minzione.

Non si deve neanche prendere in combinazione con aprepitant, claritromicina, cobicistat, desmopressina, diltiazem, eritromicina, fluconazolo, fosaprepitant, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, prosaconazolo, inbitori della proteasi, telitromicina, troleandomicina o verapamil, e durante la cura bisogna evitare di consumare pompelmo o il suo succo.

 

Prima della terapia è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico ACE inibitori, bloccanti del recettore per l’angiotensina, diuretici, aprepitant, antifungini azolici, claritromicina, cobicistat, ciclosporine, diltiazem, eritromicina, fosaprepitant, nefazodone, inibitori della proteasi, telitromicina, troleandomicina, verapamil, carbamazepina, idantoine, fenobarbital, primidone, rifamicine, iperico, digossina o desmopressina

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi al fegato o ai reni, potassio elevato nel sangue, ipotensione, diabete o ipovolemia

in presenza di dialisi

in presenza di disidratazione

in presenza di malnutrizione

in presenza di abuso di alcolici o dipendenza da alcol

in presenza di gravidanza o di allattamento

Tolazamide

Tolazamide

 

La tolazamide si usa insieme alla dieta e all’attività fisica per curare il diabete di tipo 2.

 

Che cos’è la tolazamide?

La tolazamide facilita il rilascio di insulina da parte del pancreas. In questa maniera supporta il controllo del livello degli zuccheri nel sangue.

 

Come si prende la tolazamide?

La tolazamide si prende per bocca, in forma di pastiglie, da sola o in combinazione con altri medicinali antidiabetici.

 

Effetti collaterali della tolazamide

La tolazamide può provocare ipoglicemia, principèalmente dopo un esercizio intenso o prolungato, se si saltano i pasti o se si consumano alcolici. Inoltre può accrescere il pericolo di morte a ragione di patologie cardiovascolari e può accrescere la sensibilità della cute al sole.

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

senso di avere lo stomaco pieno

nausea

 

È meglio avvertire immediatamente un dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

arrossamenti

capogiri

confusione

urine scure

svenimenti

febbre, brividi o dolore alla gola continuo

battito cardiaco irregolare

ipoglicemia

disturbi alla vista

emorragie o lividi

stanchezza o debolezza inusuali

ittero

 

Avvertenze

La tolazamide non è indicata in caso di gravi complicazioni del diabete (tipo la chetoacidosi diabetica o il coma diabetico), di ustioni di grado moderato-grave o acidosi.

La tolazamide può alterare le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi, principalmente se presa in combinazione con alcolici o con altri farmaci. Inoltre, i capogiri collegati alla sua assunzione possono aggravarsi con le temperature alte, l’attività fisica e la febbre.

 

Prima di prendere tolazamide è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali (nello specifico a sulfamidici), sostanze o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico betabloccanti, ACE inibitori, anticoagulanti, antifungini azolici, cloramfenicolo, clofibrato, fenfluramina, insulina, MAO inibitori, Fans, fenilbutazone, probenecid, chinoloni, salicilati, sulfamidici, calcio antagonisti, corticosteroidi, decongestionanti, diazossido, diuretici, estrogeni, contraccettivi ormonali, isoniazide, niacina, fenotiazine, fenitoina, rifamicine, medicinali per la tiroide, e gemfibrozil

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche, renali, cardiaci, gastrointestinali o alla tiroide, diabete di tipo 1, gravi infezioni, intensa diarrea, acidosi, gravi traumi, disturbi ormonali o bassi livelli di sodio nel sangue

in presenza di cattivo stato di salute

in presenza di febbre elevata

in presenza di intervento chirurgico programmato

se si consumano alcolici

in presenza di malnutrizione

in presenza di gravidanza o allattamento

È anche meglio avvertire i dottori, chirurghi e dentisti dell’assunzione di tolazamide.

Tizanidina

Tizanidina

 

La tizanidina si usa soprattutto per curare la spasticità rilassando temporaneamente il tono muscolare.

 

Che cos’è la tizanidina?

La tizanidina opera fermando gli impulsi nervosi che inviano i segnali di dolore verso il cervello.

 

Come si prende la tizanidina?

La tizanidina si prende per bocca in forma di pastiglie o capsule.

Effetti collaterali della tizanidina

La tizanidina può ledere il fegato.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

sonnolenza o capogiri

ansia o nervosismo

intorpidimenti o pizzicori

dolore allo stomaco, diarrea, costipazione, vomito

febbre

secchezza della bocca

debolezza muscolare, dolore alla schiena

incremento del tono muscolare o degli spasmi

sudorazione o rash cutaneo

 

È meglio avvertire immediatamente un medico in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

sensazione di oppressione al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

sensp di avere la testa leggera, svenimenti, rallentamento del battito cardiaco

allucinazioni, confusione, pensieri o comportamenti inusuali

nausea, dolore allo stomaco, febbriciattola, perdita dell’appetito, urine scure, feci color argilla, ittero

bruciore o male durante la minzione.

 

Avvertenze

La tizanidina è un medicinale dall’azione veloce che deve bisogna prendere solamente quando le attività giornaliere richiedono di alleggerire gli spasmi muscolari. Non bisogna mai prenderne più di 3 dosi al dì. Inoltre, bisogna rammentare che rimpiazzare la tipologia di formulazione o cambiare la maniera di prenderlo può condurre all’incremento degli effetti avversi o a diminuzione dell’efficacia del medicinale.

La terapia non è indicata in presenza di assunzione di fluvoxamina o ciprofloxacina.

In certe situazioni minimizzare il tono muscolare può porre a rischio l’incolumità individuale. Non si deve neanche scordare che certi medicinali, tipo altri miorilassanti o i narcotici, così come gli alcolici, possono incrementare la sonnolenza provocata dalla tiazinadina.

L’assunzione del medicinale può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi, invece l’interruzione della terapia può condurre alla comparsa dei sintomi di un’astinenza.

 

Prima di prendere tizanidina è fondamentale avvertire il dottore:

di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri medicinali o cibi

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, menzionando nello specifico aciclovir, cimetidina, famotidina, ticlopidina, zileuton, pillola contraccettiva, antibiotici, medicinali per la pressione elevata o farmaci per le anomalie del ritmo cardiaco

se si soffre (o si ha sofferto) di patologie epatiche o renali, pressione elevata o bassa o prolungamento dell’intervallo QT

nell’eventualità di gravidanza o di allattamento

Tiotropio

Tiotropio

 

Il tiotropio si usa nella terapia dei sintomi della broncopneumopatia cronica ostruttiva, tipo bronchite ed enfisema.

 

Che cos’è il tiotropio?

Il tiotropio opera dilatando le vie respiratorie per migliorare la respirazione.

 

Come si prende il tiotropio?

Il tiotropio si prende per via inalatoria, anche in forma di aerosol.

 

Effetti collaterali del tiotropio

Il tiotropio può provocare repentini disturbi respiratori immediatamente dopo averlo preso.

 

Tra gli altri suoi eventuali effetti collaterali troviamo anche:

costipazione

secchezza della bocca

indigestione

irritazione al naso o alla gola

naso che cola

 

È fondamentale avvertire immediatamente un medico in presenza di:

rash

orticaria

problemi respiratori

sensazione di oppressione o male al petto

gonfiore di bocca, viso, labbra o lingua

raucedine inusuale

minzione difficile o dolorosa

male o fastidio agli occhi

battito cardiaco accelerato o irregolare

irritazione, male o macchie bianche in bocca o sulla lingua

nuovi disturbi respiratori o peggioramento di quelli preesistenti

occhi rossi

irritazione a naso o gola intenso o continuo

disturbi alla vista

respiro sibilante

 

Controindicazioni e avvertenze

Il tiotropio non è indicato in presenza di assunzione di medicinali anticolinergici.

Prendere il medicinale può alterare la capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi; questo effetto può aggravarsi consumando alcolici e certi farmaci.

 

Prima di prendere il tiotropio è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a ogni altro medicinale (nello specifico all’atropina), a cibi o ad altre sostanze

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, nello specifico medicinali anticolinergici

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi di minzione, ipertrofia prostatica, ostruzione della vescica, glaucoma o disturbi renali

in presenza di disturbi respiratori improvvisi o incremento delle difficoltà respiratorie esistenti

in presenza di gravidanza o di allattamento

Tiopentale

Tiopentale

 

Il Tiopentale si usa per provocare sonnolenza o addormentamento prima di un intervento chirurgico o di certe procedure mediche.

Viene anche usato come anticonvulsivante.

 

Che cos’è il Tiopentale?

Si tratta di un barbiturico. Opera diminuendo l’attività del sistema nervoso centrale, provocando così una leggera sedazione o, a dosi più ingenti, l’addormentamento.

 

Come si prende il Tiopentale?

Il Tiopentale viene dato direttamente dal dottore tramite iniezione in vena o per via rettale.

 

Effetti collaterali del Tiopentale

Tra gli eventuali effetti collaterali del tiopentale troviamo anche:

perdita della coordinazione

capogiri

senso di avere la testa leggera

 

È fondamentale avvertire immediatamente il dottore in presenza di:

rash

orticaria

prurito

problemi respiratori

gonfiore di bocca, viso, lingua e labbra

battito cardiaco accelerato o irregolare

febbre

allucinazioni

gravi capogiri

respiro molto lento

 

Avvertenze

Il Tiopentale non si deve dare a chi è affetto da porfiria e a chi prende sodio oxibato. Altera anche le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi.

 

Prima di prenderlo è fondamentale avvertire il dottore:

di probabili allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o a ogni altro medicinale (nello specifico i sulfamidici) o cibo

dei farmaci, dei fitoterapici e degli integratori presi, rammetando di menzionare nello specifico MAO inibitori, probenecid, sodio oxibato, aminofillina, betabloccanti, clozapina, corticosteroidi, doxiciclina, estrogeni, griseofulvina, metronidazolo, narcotici, contraccettivi orali, fenitoina, chinidina, teofillina, acido valproico e zimelidina

se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi epatici, renali, polmonari, respiratori o cardiaci, pressione bassa, problemi ai surreni, asma, miastenia gravis, disturbi alla tiroide, crescita della pressione intracranica, depressione, comportamenti suicidi o dipendenza da sostanze

nell’eventualità di gravidanza o allattamento

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